ITALIA – Il Presidente Oscar De Bona con i suoi concittadini

Intervista di Paola Pacifici

Un momento del 50° dell’Associazione Bellunesi nel Mondo

BELLUNO – Per l’Associazione Bellunesi nel Mondo

Presidente Associazione Bellunesi nel Mondo, la sua storia….

Questo è il mio terzo mandato da presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, ma da sempre sono legato al fenomeno migratorio bellunese e veneto. Basti pensare che nel 1991, quando ero presidente della Provincia di Belluno, sono stato eletto presidente della Consulta dei Veneti nel Mondo. Per me è stato un onore, ma anche una grande opportunità per venire a conoscenza delle decine di migliaia di comunità venete presenti in tutto il globo. Un legame che si è ancora più intensificato e coeso quando ho assunto la carica di assessore regionale ai Flussi migratori della Regione Veneto. Eccomi adesso alla guida dell’Abm, una delle Associazioni più attive, dinamiche e storiche non solo del territorio veneto, ma di quello nazionale. Sono davvero orgoglioso di rappresentare la bellunesità nel mondo.

Quanti sono i bellunesi che risiedono all’estero e quali i paesi e le città  dove è maggiore la loro presenza?

Se contiamo gli iscritti Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono oltre 50.000 mila i bellunesi all’estero. In pratica un quarto della provincia di Belluno. Se contiamo invece tutti i discendenti possiamo parlare tranquillamente di circa 400mila bellunesi; il doppio, in questo caso, di chi vive a Belluno. La maggiore presenza è in Brasile e in Svizzera. Il primo Paese è stato raggiunto nel periodo della grande emigrazione di fine Ottocento; il secondo subito dopo la Seconda guerra mondiale. La miseria imperversava l’Italia e la terra Elvetica aveva bisogno di braccia da lavoro. Siamo comunque presenti anche in Argentina, Canada, Germania, Belgio, Francia… con una battuta possiamo dire che noi bellunesi siamo come il sale: ovunque.

Le attività che l’Associazione svolge nei confronti dei soci?

L’Associazione Bellunesi nel Mondo nasce nel 1966 (allora denominata Associazione Emigranti Bellunesi) a seguito della tristemente nota tragedia di Mattmark (Svizzera, 30 agosto 1965), con lo scopo di dedicarsi alla più ampia opera di sostegno morale, culturale e di inserimento professionale a favore dei bellunesi emigranti ed ex emigranti e di coloro che intendono emigrare. L’Associazione conta 68 circoli all’estero e 5 in Italia (“Famiglie Bellunesi”), oltre a 20 circoli in provincia di Belluno (“Famiglie ex emigranti”), raggruppando in totale circa 7.000 iscritti in tutto il mondo. L’Associazione svolge una consistente attività dal punto di vista culturale. Attività volta da un lato a far conoscere la realtà storica dell’emigrazione e dall’altro, grazie all’impegno delle proprie Famiglie, a mantenere viva l’identità culturale italiana, veneta e bellunese nelle comunità all’estero. In sintesi abbiamo diversi strumenti per supportare i nostri soci: la rivista “Bellunesi nel Mondo”, un pezzo di Belluno in ogni angolo del pianeta; radio ABM, la nostra web radio, la Voce delle Dolomiti nei cinque continenti; la nostra Biblioteca, dedicata a Dino Buzzati, per conservare la storia dell’emigrazione; con il nostro Museo – il MiM Belluno – trasmettiamo alle nuove generazioni i valori che hanno contraddistinto l’epopea dei bellunesi nel mondo; con la nostra casa editrice – “Bellunesi nel mondo – edizioni” – raccontiamo storie di ieri e di oggi; con il nostro Centro Studi sulle migrazioni “Aletheia” facciamo conoscere una parte del nostro passato troppo spesso dimenticata; non da ultimo con il nostro socialnewtwork bellunoradici.net connettiamo tra loro i giovani bellunesi protagonisti della nuova mobilità.

Quali sono le loro esigenze e le problematiche più presenti?

Il supporto per la gestione della parte burocratica e fiscale quando rientrano a Belluno o per chi richiede la cittadinanza italiana siamo il punto di riferimento per la ricerca dei certificati di nascita mancanti. Il diritto al voto all’estero, ma anche un’informazione costante e reale sulla situazione della provincia di Belluno. Li supportiamo anche nei momenti di dolore e di solitudine o per la scomparsa di un loro caro. E non dimentichiamo anche gli ex emigranti che si trovano, soli, in casa di riposo. Sicuramente è cambiata la tipologia degli emigrati. Oggi chi sono? Più che emigrazione la loro è mobilità. Giovani che non sentono, almeno all’inizio, il distacco con la propria terra. Anche perché ai giorni nostri i mezzi di comunicazione e informazione sono immediati e virtuali. Sono persone con in mano una laurea e una professione, conoscono due o tre lingue e si sentono cittadini del mondo.

I giovani bellunesi e l’Associazione?

Per i giovani abbiamo creato il socialnetwork bellunoradici.net. Allo stato attuale sono oltre 1000 gli iscritti e sono presenti in oltre 67 Paesi. Da due anni a questa parte abbiamo creato anche un’area “campus” dedicata agli studenti di IV e V superiore e dell’Università. I nostri uffici inoltre sono un vero punto di riferimenti per quanti intendono vivere un’esperienza all’estero per studio, lavoro e, perché no, anche vacanza. Noi ci siamo e ci saremo sempre.

Quale è il maggior desiderio” italiano” e cosa manca di più a chi vive all’estero?

Forse all’estero c’è più meritocrazia, ma di certo manca il calore dei rapporti umani. Manca molto la famiglia e la terra dove si è cresciuti. Pensiamo a Belluno e alle sue Dolomiti: montagne uniche al mondo. Il loro desiderio sarebbe quello di ritornare e portare qualcosa in più all’Italia. Arricchirla e renderla migliore.

Si parte dal proprio paese, dalla propria città, dall’Italia …. Ma l’ITALIANITÀ rimane ?

L’italianità e, mi permetta, nel nostro caso la bellunesità rimane al 100%. Fa parte del nostro dna. Sei cresciuto con cibo, storia, dialetto, racconti ed emozioni unici. Abbiamo un patrimonio millenario presente sia nelle grandi città come Milano, Roma, Firenze, ma anche nei piccoli borghi come Mel, Belluno e Feltre.

Ci sono bellunesi che sono diventati “importanti” all’estero?

Certo che sì! Penso a Riccardo Lovat, inventore della “Talpa” il macchinario che ha salvato migliaia di minatori dal pericolo di quel mestiere e dalla silicosi; Italo Marchioni, che negli Stati Uniti ha inventato il cono gelato; Tiziano, Sebastiano Ricci, Dino Buzzati; Rodolfo Sonego, tra i principali soggettisti e sceneggiatori della “commedia all’italiana”; solo per citarne alcuni.

Il vostro motto “L’Associazione ti è vicina e ti assiste  in ogni momento della tua vita”. Quanto, Presidente , queste parole sono importanti per un bellunese che vive in una parte qualsiasi del mondo?

Per essere precisi il nostro motto è “Vicini e lontani, mai soli”. Sono parole importanti che riassumono quanto facciamo da oltre mezzo secolo e quanto ci chiedono i nostri associati di ieri, di oggi e di domani.

Attraverso questa intervista , vuol mandare un messaggio ai suoi concittadini…..

Grazie per come rappresentate Belluno, il Veneto e l’Italia all’estero. Siete i nostri ambasciatori e dovremmo imparare da voi ad amare ancora di più l’Italia. Un Paese straordinario, con molti difetti, ma dai grandi pregi che voi rappresentate appieno.

Autorità e alcuni gagliardetti delle Famiglie Ex emigranti