Page 7 - IL GIORNALE ITALIANO Num. 87/2014
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missione sotto egida UE. Da agosto 1999 un Reggimento MSU è schierato denominata “White Crane”, fnalizzata al sostegno della popolazione di Haiti nell’ambito di KFOR (Kosovo Force), la forza della NATO presente in Ko- vittima del recente sisma, è stato costituito un Contingente interforze imbar- sovo, con compiti di controllo del territorio, raccolta informativa, pattuglia- cato sulla Nave Cavour che è salpato dal porto di La Spezia il 20 gen. u.s. alla mento areale, ripristino/mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, volta dell’isola caraibica. In tale quadro, il Cdo Gen. ha disposto l’impiego investigazione e intelligence criminale, contrasto al terrorismo, addestramento di Carabinieri con compiti di PM (il più anziano anche di Provost Marshall), del KPS (Kosovo Police Service) nonché consulenza in materie specialistiche nonché di “Sottuffciali - Infermieri Professionali” per ambulatori e degenza (tutela della salute, dell’ambiente, del patrimonio culturale e investigazioni del Role 2 imbarcato, per il supporto sanitario del contingente nazionale ed scientifche). Nell’ambito della missione NTM-I (NATO Training Mission - eventuale assistenza alla popolazione locale. ¹ A Petersberg (Germania) nel Iraq), l’Arma impiega in Baghdad (Camp Dublin), dal 2007, una componente giugno 1992 ha avuto luogo un Consiglio dell’UE in cui sono stati defniti addestrativa (CC Training Unit - Iraq), altamente qualifcata per la formazione tali compiti: umanitari e di soccorso, di attività di mantenimento della pace della IFP (Iraqi Federal Police) ossia la Gendarmeria irachena. Il progetto, e di missioni di unità di combattimento per la gestione delle crisi militari (ivi avviato su richiesta del Ministro dell’interno iracheno e sostenuto dalle Auto- comprese le missioni tese al ristabilimento della pace). rità militari statunitensi, si inserisce tra le iniziative più riuscite ed apprezzate, a livello internazionale, tese alla stabilizzazione dell’area attraverso la rico- struzione delle locali forze di sicurezza. Sempre sotto egida NATO, l’Arma contribuisce alla missione ISAF (International Security and Assistance Force) in Afghanistan con assetti di polizia militare. L’Arma da giugno ‘08 è presente in Afghanistan, con la CC Training Unit - Adraskan al fne di addestrare l’AN- COP (Afghan National Civil Order Police), ossia i “Battaglioni mobili” della polizia afgana. L’Istituzione fornisce il proprio contributo anche nell’ambito della NTM-A (NATO Training Mission - Afghanistan), con personale di staff inserito nel Quartier Generale della missione e nell’IJC (Intermediate Joint Command); inoltre, per l’ulteriore addestramento nei confronti dell’AUP (Af- ghan Uniformed Police), l’Arma, in aggiunta ai trainers impiegati in Adra- skan, ha recentemente schierato proprio personale: presso il Central Training Centre di Kabul (CTC-K); in Herat, suddiviso in 3 POMLT (Police Operatio- nal Mentoring Liaison Team) destinati alla “monitorizzazione”dei locali Co- mandi Regionali e Provinciali dell’AUP. missioni ue, osce o conseguenti ad accordi multinazionali o bilaterali - Carabinieri sono presenti in Bosnia Herzegovina nell’ambito della missione EUPM (European Union Police Mission), che dal gennaio 2003 ha sostitui- i mezzi to l’International Police Task Force (IPTF) nell’assolvimento dei medesimi È possibile tracciare la storia dei mezzi impiegati dall’Arma a partire dal 9 compiti, mentre un centinaio sono schierati nel Reggimento IPU - EUFOR. Agosto del 1814, data in cui si dichiarava l’esistenza del Corpo dei Carabinie- Da novembre 2007, nell’ambito della suddetta IPU (Integrated Police Unit) ri. cosi costituita: 476 militari a cavallo e 327 militari a piedi. Il cavallo è stato si è inserita una componente della Forza di Gendarmeria Europea (EURO- per oltre un secolo parte determinante del servizio dei Carabinieri, in pace GENDFOR - EGF), costituita dai cinque Paesi europei che dispongono di come in guerra cosentendo il soccorso alle popolazioni in caso di calamità forze di polizia ad ordinamento militare alla pari dell’Arma dei Carabinieri naturale. La motorizzazione delle Forze Armate italiane risale invece al 1899, (Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Olanda), con Quartier Generale a Vicen- ovvero agli albori dell’automobilismo, quando il Regio Esercito acquistò un za, a cui l’Arma partecipa con proprio personale. Dal 2 dicembre ‘08, in con- autocarro a vapore De Dion Bouton mentre tra il 1912 e il 1915 fu assegnata comitanza con l’avvio della missione esecutiva europea EULEX in Kosovo, ad un comando dell’Arma una Fiat modello Zero 12-15 HP. Si trattava di la forza di MSU KFOR è stata ridotta con contestuale ritiro del Contingente un’utilitaria con un motore di 1.846 cc a 4 cilindri in linea, cambio a 4 marce francese. L’Italia risulta essere tra i primi tre Paesi contributori di EULEX, più retromarcia a leva laterale con una potenza di 19 CV e velocità massima con una signifcativa presenza nel campo della Justice e del Police compo- di 62 Km/h. Si arriva poi al modello 4 di casa Fiat, di cui alcuni esemplari nent. Nel quadro delle missioni di osservazione, è estremamente signifcativo vennero attribuiti ai Servizi automobilistici del Palazzo del Quirinale e quindi l’apporto dell’Arma in Palestina, ove i Carabinieri, nel quadro della missione alla cura dei Carabinieri Guardie del Re. Era la stessa auto usata da re Vittorio multinazionale TIPH (Temporary International Presence in Hebron) sono pre- Emanuele III durante le sue visite al fronte italo-austriaco. Costruita nel 1911, senti nella città di Hebron dal gennaio 1996 con il compito di supervisionare era dotata di un motore monoblocco a quattro cilindri con valvole unilaterali l’applicazione dell’accordo frmato tra Israele e l’Organizzazione per la Libe- di 5.699 cmc e sviluppava una potenza massima di 55 CV. Inizialmente mu- razione della Palestina (OLP), favorendo così il delicato e diffcile processo nita di trasmissione a catena, dal 1912 venne equipaggiata con quella a car- di pace arabo-israeliano. Sempre in Medio Oriente, l’Arma schiera nella mis- dano. La velocità massima era di circa 90 km/h con cambio a 4 velocità più sione EUBAM - Rafah (European Union Border Assistance Mission presso retromarcia. Seguirono poi fno agli anni 30 vari modelli e i primi autocarri il valico di Rafah) un Uffciale impiegato quale Executive Offcer del Capo Fiat e Lancia Spa. Nel ’32 sulla scena dell’industria automobilistica nazionale Missione. L’Uffciale è inquadrato in un contingente multinazionale, con il era apparsa la “Balilla“, destinata a motorizzare l’Italia e le Forze Armate se compito di assistere l’Autorità Palestinese nelle operazioni di frontiera presso ne dotarono immediatamente. Il suo costo era di 10.800 lire. Il successo del il valico di Rafah e per assicurare una presenza internazionale, con funzio- nuovo modello fu strepitoso: nel 1934 ne erano stati venduti ben 41.395 esem- ni di monitoring e mentoring, durante l’apertura del valico. In Afghanistan, plari. La Balilla “508 spider” fu la prima “autovettura di servizio per uffciali nell’ambito della missione EUPOL - Afghanistan (European Union Police in dei Carabinieri”. Nel 1937 la “Balilla” venne sostituita dal modello “508 C”, Afghanistan), avviata a luglio 2007, l’Arma impiega Uffciali e Marescialli denominato “Balilla 1100″, meglio conosciuto come “Fiat 1100″. Successiva- nell’incarico di monitors, con compiti di addestramento, supervisione e con- mente venne adottata anche la versione allungata “L” e quindi la “E”. Siamo sulenza per la ricostruzione dell’ANP (Afghan National Police). Dal 1° Luglio alla vigilia del Secondo Confitto Mondiale e presto arrivarono le versioni 2008, con il mandato della missione “EUPOL RD” personale dell’Arma è im- Militari e Coloniali di tali auto. Nel settore motociclistico, durante lo stesso piegato nella Repubblica Democratica del Congo nell’ambito della missione confitto, l’Arma aveva in dotazione i seguenti modelli: Bianchi 250, Bianchi EUPOL RD Congo, con compiti di addestramento della polizia locale. Da set- 500, Gilera 250, Gilera 500, Benelli 250, Benelli 500, Guzzi 500, Guzzi Leg- tembre 2008, osservatori dell’Arma sono presenti anche in Georgia, nell’am- gera e Sertum. Tra le auto di grossa cilindrata arrivò la Fiat 2800. Si trattava di bito della EUMM (European Union Monitoring Mission), missione avviata a una grossa autovettura con motore a 6 cilindri in linea di 2.852 cc, che svilup- seguito della crisi russo-georgiana, con compiti di monitoraggio del “cessate il pava ben 85 CV a 4.000 giri/min e che consentiva di raggiungere una velocità fuoco” e della libertà di movimento. Nell’ambito dell’operazione della Difesa massima di 130 km/h. Di essa, i pochi esemplari in dotazione al Quirinale 87/2014 Pag. 7
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