Page 9 - IL GIORNALE ITALIANO Num. 87/2014
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interne, al fne di prevenire e reprimere le violazioni relative alle norme sulla navigazione da diporto, sulla pesca e sull’inquinamento; appoggio ed assisten- za ai carabinieri subacquei; soccorso in occasione di sinistri; traduzioni per mare, sui laghi. sui fumi e sui canali; collegamenti con i Comandi dell’Arma dislocati nelle isole, in caso di interruzione dei servizi civili di linea; trasporto di Uffciali Comandanti e magistrati. Allo scopo di consentire al personale del Servizio Navale dell’Arma di operare in circostanze particolari, ove non è possibile intervenire con le unità tradizionali per motivi legati alle condizioni orografche (bassi fondali, coste ripide e scoscese, mancanza di approdi), gli equipaggi delle motovedette d’altura sono stati dotati di battelli pneumatici, quali strumenti integrativi delle capacità dell’unità stessa. dell’Arma. Nel luglio 1957 il Comitato per i progetti navali del predetto Mini- stero fece conoscere al Comando Generale Carabinieri di aver provveduto alla progettazione di due tipi di natanti: una motobarca della lunghezza fuori tutto di mt. 14; larghezza mt. 3,30; dislocamento massimo tonn. 12,1; velocità max non inferiore a 16 nodi; equipaggio con alloggio 4 uomini; persone trasporta- bili n. 10; autonomia ore 24; un motoscafo lunghezza fuori tutto metri 6; lar- ghezza massima mt. 1,75; velocità massima non inferiore a nodi 13; equipag- gio 3 uomini; persone trasportabili 4; autonomia 10 ore. Alla fne del 1957 i natanti necessari alle esigenze operative dell’Arma furono fssati in 6 motoim- barcazioni da mt. 14 e 12 motoscaf da mt. 6; la loro fornitura venne aggiudi- cata nel maggio 1958 rispettivamente alla Coop. Costruzioni Navali del Lido di Roma ed ai Cantieri Celli di Venezia. Con D.P.R. n. 1016 del 30 settembre 1958 l’Arma dei Carabinieri fu autorizzata ad innalzare, sui propri natanti a motore, nei servizi di polizia marittima, lacuale e fuviale e di rappresentanza, la bandiera navale della Marina Militare. Alla fne dell’ottobre 1960 venne disposto il trasferimento delle prime cinque motovedette da 14 m., ciascuna iL servizio sommozzatori già contraddistinta dal nome di una Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma, alle Nel 1953 l’Arma dei Carabinieri, avvertendo l’esigenza di disporre in proprio loro destinazioni, che raggiunsero formando due convogli: primo convoglio: di operatori subacquei da impiegare al fne di soddisfare più compitamente le motovedetta “Burocchi”, destinata a Trieste; motovedetta “Triggiani”, desti- molteplici esigenze d’istituto, costituì nelle città di Genova e Napoli i primi nata a Taranto; motovedetta “Scapaccino”, destinata a Palermo; secondo con- due Nuclei Carabinieri Subacquei. In principio i militari, pur continuando ad voglio: motovedetta “Serranti”, destinata a Genova; motovedetta “Frignani”, essere impiegati nel normale servizio, venivano di volta in volta chiamati a pre- destinata a Livorno. Successivamente ebbero luogo le assegnazioni degli altri stare la loro opera in operazioni di P.G. (ricerca e recupero corpi di reato) e di natanti alle Legioni interessate. Il 12 novembre 1969, avvertita la necessità soccorso in occasione di alluvioni e/o allagamenti in genere. Nel 1964, emersa di unifcare, sotto il proflo addestrativo e tecnico, l’attività del personale ad- la necessità di svincolare i subacquei dalle attività d’istituto non connesse alla detto ai natanti dell’Arma, il Comando Generale istituì nella propria sede il specializzazione, si procedette ad una completa ristrutturazione della specia- “Servizio Navale” che attualmente rappresenta l’insieme degli organi diretti- lità con la costituzione di altri “distaccamenti”. Comprende n. 82 militari spe- vi, di comando ed esecutivi diretto allo svolgimento dei compiti istituzionali cializzati “Operatori Subacquei”, 5 motovedette di appoggio e n. 45 battelli dell’Arma dei Carabinieri nelle acque interne, nel mare territoriale, nella zona pneumatici. Alcuni Nuclei sono dotati del veicolo sommergibile floguidato di vigilanza doganale e, limitatamente alle azioni consentite dalle convenzioni “Pluto”. Compiti ordinari: ricerca e recupero nelle acqua marine ed interne di internazionali ratifcate dallo Stato italiano, in alto mare. Il Servizio Navale corpi di reato, armi, stupefacenti, cadaveri, relitti e qualsiasi altro materiale che, dell’Arma si articola in: un Uffcio dei Servizi Aereo e Navale, inserito nel II in tale ambito, sia stato occultato e disperso; ispezione e ricognizione di relitti Reparto dello Stato Maggiore del Comando Generale, con funzioni direttive, sommersi; soccorso in occasione di alluvioni ed allagamenti. Compiti even- ispettive, logistiche, di programmazione addestrativa e di consulenza tecnica; tuali: localizzazione e recupero di materiale di interesse archeologico; concor- un Servizio di superfcie comprendente: a) Marescialli - specializzati Coman- so nelle ricerche subacquee di interesse scientifco; concorso nel rilevamento danti di Motovedetta d’altura - Coordinatori dei mezzi navali regionali; b) del grado di inquinamento delle acque; assistenza a manifestazioni sportive. Personale (Marescialli e B.A.C.) specializzati “Comandanti di motovedetta d’altura” e “Comandanti di motovedetta costiera”, costituenti gli equipaggi armamento organici delle motovedette od impiegati “a duplice incarico”; c) Motovedet- L’Arma dei Carabinieri, per rispon- te ubicate su tutto il territorio nazionale; d) Battelli pneumatici, unità impie- dere alle molteplici e diverse esigen- gati quali supporti integrativi della capacità operativa delle motovedette; un ze di impiego operativo, ha previsto Servizio Subacqueo composto da militari (Uff., Mar. e B.A.C.) specializzati l’uso di varie tipologie di armi. Que- “operatori subacquei” articolato su: a) un Centro Subacquei (a Genova); b) ste vengono generalmente suddivise 3 Nuclei operativi subacquei dislocati a Genova, Roma e Cagliari. Le circa in armamento ordinario ed armamen- 70 Unità navali in dotazione ai Comandi di Compagnia, Reparti Territoriali to speciale. Il primo è in dotazione a e Stazioni vengono classifcate, sulla base delle loro caratteristiche tecniche, tutto il personale dell’Arma, mentre in: Motovedette d’altura: Motovedetta classe 800; Motovedetta classe N700; i l secondo viene impiegato solo da al- Motovedetta classe 600; Motovedette costiere: Motovedetta classe 200; Mo- cuni reparti ed in determinate circostanze. L’armamento ordinario è composto tovedette lagunari in servizio a Venezia (Motovedetta classe 300; Motovedetta da: pistola Beretta 92, SB e FS; pistola mitragliatrice Beretta PM/12-S2; fucile classe 200; Motovedetta classe 100; Motovedetta classe T120 e T121 per tra- d’assalto Beretta 70/90 (nelle versioni AR e SCP per il 1º Reggimento Carabi- sporto militari), con impiego: continuo, nelle acque interne ed in quelle marine nieri Paracadutisti Tuscania); mitragliatrice leggera FN Minimi. L’armamento particolarmente sensibili: stagionale, limitatamente ai periodi in cui i litorali di speciale comprende: fucile M4 (fucile d’assalto); pistola mitragliatrice Heckler giurisdizione sono particolarmente interessati al turismo ed alla navigazione & Koch MP5; fucile ad anima liscia Franchi Spas 15 MIL; carabina per tiratore da diporto (di massima dai primi di maggio alla fne di settembre). Battelli scelto Mauser sp 66; fucile per tiratore scelto Accuracy International AWP; mi- pneumatici. Esse hanno compiti di: pattugliamento lungo le coste e le acque tragliatrice d’assalto di squadra Beretta MG 42/59 (solo per il Servizio navale). 87/2014 Pag. 9
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