Page 8 - IL GIORNALE ITALIANO Num. 87/2014
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erano della versione “CMC Torpedo”. A partire dal 1945 arrivò la Fiat “Cam- all’Aeroporto di Pratica di Mare, alle dipendenze della Comando delle unità pagnola”, il cui debuttò avvenne a Bari alla Fiera del Levante del 1951. Dalla mobili e specializzate “Palidoro” con compiti di coordinamento operativo e da “Campagnola” derivò subito la versione militare “A.R. 51″, cioè “Autovettura quattordici Nuclei elicotteri che si occupano della fase operativa. Negli anni Ricognizione 1951″, e la successiva “A.R. 59″. La “Campagnola” era dotata cinquanta, anche in Italia, cominciò a diffondersi l’impiego da parte delle for- di motore anteriore a 4 cilindri in linea di 1.991 cc, sia benzina sia Diesel. A ze di polizia di un nuovo mezzo di trasporto: l’elicottero. Il Comando generale partire dal 1952 il parco automo dell’Arma si dota di qualche modello di me- dell’Arma dei Carabinieri intuì le notevoli possibilità operative offerte dalla dia rappresentanza come la Fiat 1900. Nello stesso periodo vennero acquisiti nuova macchina, dal controllo dall’alto del territorio al trasferimento veloce i modelli della produzione di serie Fiat come la “1400 B”, la “600″, la “1100- del personale. Fu così che nel 1957 venne stipulata una convenzione con lo stato maggiore dell’Aeronautica Militare che consentisse alla Benemerita di usufruire degli elicotteri della forza aerea nazionale per svolgere i vari compiti istituzionali. Si trattava di tre elicotteri leggeri Agusta-Bell AB-47G-2, a bordo dei quali era presente un uffciale dei carabinieri, qualifcato come “Osserva- tore dall’aeroplano”, il cui compito era quello di mantenere il collegamento radio con le pattuglie a terra. Queste operazioni dimostrarono subito brillanti risultati nella lotta contro il banditismo e la criminalità organizzata, ma a cau- sa di motivi di bilancio non poté disporre subito di elicotteri propri: in quel periodo il piccolo elicottero della Bell era in fase di consegna presso i reparti dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito Italiano e della Guardia di Finanza. A quell’epoca i carabinieri erano ancora inquadrati nell’Esercito Italiano (infatti essi erano nati come prima Arma del Regio Esercito) e solamente nel maggio del 1960 il Comando generale dell’Arma riuscì ad ordinare 4 Agusta-Bell AB- 47J, le cui consegne cominciarono nel mese di dicembre dello stesso anno. Nello stesso periodo le prime aliquote del personale dell’Arma cominciarono a frequentare, a Frosinone, i corsi della “Scuola di volo elicotteri” ed a Caserta quelli della “Scuola specialisti” entrambe dell’Aeronautica Militare, per la ne- cessaria qualifcazione alla neonata specialità. Il 15 maggio 1964 venne istitu- 103″ e la serie “2300″, destinate ai comandi di corpo. Contemporaneamente ita a Frosinone, presso la “Scuola di volo elicotteri” dell’Aeronautica Militare, fece il suo ingresso il marchio Lancia col suo modello Flaminia, riservato ai la 1ª Sezione elicotteri carabinieri: con essa nacque il “Servizio aereo” dei comandi superiori. Ed eccoci fnalmente all’arrivo delle mitiche Giulietta e carabinieri. Nel 1963 si decise di acquistare diciotto nuovi elicotteri Agusta- Giulia: la Giulia disponeva di un motore bialbero 4 cilindri in linea di 1.570 Bell AB-204B, aventi prestazioni, raggio d’azione e capacità di carico supe- cc (inizialmente 1.290), due carburatori orizzontali e potenza di 95 CV a 5500 riori ai velivoli già in dotazione che però si rivelarono inadatte a soddisfare giri/min., 5 marce (tutte sincronizzate) più retromarcia, velocità massima 170 le esigenze dell’Arma e solamente sei esemplari furono consegnati. Qualche Km/h, avantreno a ruote indipendenti, freni a disco, autonomia di oltre 500 anno dopo furono ceduti all’Aeronautica Militare. La linea di volo continuava Km. Con la Giulia debuttò il Servizio Radiomobile che rivoluzionò radical- ad essere costituita da elicotteri leggeri, nei modelli Bell 47G2, AB-47G3 e mente il sistema operativo dell’Arma. Sulla scia della Giulia, nella doppia AB-47J, ovvero macchine con motore a pistoni con limitate prestazioni e ae- versione “ti” e “Super”, si succedettero nel Servizio Radiomobile l’Alfetta romobilità. La situazione non mutò fno all’inizio degli anni settanta, quando (prima e seconda serie), l’Alfa 75, l’Alfa 90, la Toyota Carina 2, l’Alfa 155, la si decise fnalmente di acquisire gli Agusta-Bell AB-206 B1 per le missioni di Fiat Brava 1600 e l’attuale Alfa 156. Anche nel settore motociclistico l’aggior- osservazione e gli AB-205 per i compiti di trasporto. I primi furono consegnati namento del parco mezzi fu particolarmente rapido: vennero adottate inizial- a partire dal 1973 e continuano a volare tra le fle della Benemerita, mentre mente le Guzzi 500 “Alce” e “Superalce”, per poi giungere alle potenti “700 i secondi cominciarono ad essere introdotti dal 1971 e sono stati ritirati dal V7″, “V-35″, “1000 Convert”, “California”, “850 T3″ e “T5″. Oggi invece a servizio nel corso del 1996. Con l’arrivo degli AB-205, tutto il parco elicotteri servizio dell’Arma ci sono delle BMW R-85 t. Tornando ai mezzi fuoristrada, dell’Arma comincia ad adottare la nuova livrea blu e bianca, sostituendo la dopo le Fiat “A.R. 51″ e “A.R. 59″, “Nuova Campagnola Torpedo corta” e “D vecchia mimetica verde e marrone, comune ai mezzi dell’Esercito. Verso la Hard Top” arrivarono la “Bertone Freeclimber” e la Land Rover “Defender fne degli anni settanta il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri decide 90:100 sw”, che andarono ad aggiungersi alle Fiat Panda 4×4.. di dotarsi di un elicottero medio-leggero bimotore da destinare a compiti di collegamento veloce e sorveglianza, i cui punti di forza fossero l’alta velocità e la silenziosità. Ed è così che a partire dal 1979, il Nucleo elicotteri carabi- nieri comincia a ricevere l’elicottero italiano AgustaWestland A109N, i cui modelli consegnati risultano così ripartiti: ventisei A109A/A-II dal 1979, tre A109E Power dal 2000 e diciassette A109N Nexus dal 2008. Nel corso del 1984 iniziano ad arrivare anche i primi esemplari del potente biturbina qua- dripala Agusta-Bell AB-412. Una scelta dettata dalla necessità di equipaggiare l’Arma con un mezzo moderno, potente e versatile, da destinare ai compiti di trasporto truppe con il quale sostituire gli ormai anziani AB-205. Questi elicotteri multiruolo operano anche in appoggio alle unità speciali, quali il Reggimento carabinieri “Tuscania”, gli Squadroni “Cacciatori” e il Gruppo di intervento speciale (G.I.S.). A partire dal 2006 un nuovo mezzo di trasporto veste la livrea della Benemerita, si tratta del primo aeromobile ad ala fssa: il Piaggio P.180 Avanti II. Esso viene impiegato per compiti istituzionali di trasporto veloce sia in missioni VIP che in missioni speciali. L’aviazione servizio navaLe deLL’arma Il Servizio aerei carabinieri (SA) è l’organizzazione che si occupa del coordi- Nel corso del 1956 il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri prospettò namento e della operatività dei servizi di supporto aereo alle unità di terra nel- al Ministero della Difesa Marina la necessità di disporre di propri motoscaf lo svolgimento dei compiti istituzionali. È composta da un “Uffcio dei servizi soprattutto allo scopo di svolgere perlustrazioni costiere per sorvegliare i mo- aereo e navale”, inquadrato nel 2º Reparto dello stato maggiore del Coman- vimenti di natanti e di persone lungo la costa, per impedire espatri ed ingressi do generale, con funzioni di direzione, addestramento, ispettorato, logistica clandestini di armi via mare, per i rastrellamenti da mare in concomitanza con e consulenza, da un Raggruppamento aeromobili carabinieri (RAC), basato quelli da terra e per le altre eventuali esigenze di sicurezza proprie dei servizio Pag. 8 87/2014
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