Maristaeli sempre presente

CATANIA – Celebrati i suoi 60 anni

Maristaeli Catania, la prima stazione elicotteri della Marina Militare a veere la luce nel febbraio del 1963, ha celebrato, i 60 anni di attività. La cerimonia ha avuto luogo nella storica base sita alle pendici dell’Etna, alla presenza del comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, del comandante delle Forze Aeree, contrammiraglio Giancarlo Ciappina, e delle autorità civili, religiose e militari della Sicilia, a testimonianza del forte connubio che le Forze Aeree e la Marina hanno con il territorio come ribadito dal comandante della base, capitano di vascello Riccardo Leoni: “Negli anni questa struttura, il personale e i mezzi sono divenuti punto di riferimento per l’Isola e per l’area geografica e strategico per il Mediterraneo. Supporto alle unità navali ma anche al territorio e alla popolazione in concorso con i piani nazionali di protezione civile, di ricerca e soccorso, campagna antincendi boschivi, evacuazioni mediche”. Sessant’anni di lavoro a favore del Paese, un output capacitivo espresso attraverso l’opera dei due gruppi Elicotteri, attivi 24 ore su 24 ore e sette giorni su sette, 365 l’anno. “Maristaeli è stata ed è tuttora fiore all’occhiello dell’aviazione navale della Forza Armata – ha sottolineato l’ammiraglio Ciappina –, con i mezzi a disposizione e il personale professionale e preparato ha contribuito a costruire in questa base una realtà operativa pulsante”. Sessantanni fa, infatti, proprio qui a Catania, prendeva vita e si sviluppava l’Aviazione Navale. Oggi Maristaeli Catania, con i suoi due gruppi di volo e con il Centro Formazione Equipaggi di Volo, recentemente creato ed erede dello storico Ufficio Corsi e Tirocini, ha un ruolo centrale nell’attività operativa della Marina Militare e insieme a Maristaeli Luni e Maristaer Grottaglie, fornisce alle unità navali le sezioni elicotteristiche che accrescono le capacità operative della flotta. Tra queste rientra anche quella distaccata presso l’isola di Pantelleria, la cosiddetta DOB, importante presidio di prontezza operativa e capacità di immediato intervento nell’ambito del dispositivo dell’Operazione Mediterraneo Sicuro. “Quotidianamente – ha sottolineato il comandante in capo della squadra navale, ammiraglio De Carolis – le Forze Aeree della Marina sviluppano uno sforzo che ogni giorno coinvolge direttamente in operazioni e attività addestrative circa 300 tra uomini e donne, con un impiego medio di 16 elicotteri e 7 aerei. Il tutto per dare forza ed efficacia all’attività della Squadra Navale che si sviluppa per 24 ore al giorno nell’ampia area geografica in cui la nostra Marina è chiamata a difendere il Paese, proteggerne gli interessi nazionali e salvaguardare la legalità internazionale in alto mare. Mi riferisco a quell’area che va sotto il nome di Mediterraneo Allargato e che a occidente di Gibilterra comprende l’Atlantico fino all’Artico a Nord e il Golfo di Guinea a Sud, mentre a oriente si estende attraverso il Mar Rosso e il Golfo Persico fino a includere buona parte dell’Oceano Indiano”.