Page 7 - IL GIORNALE ITALIANO 89/2014
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LE UNIFORMI STORICHE DELLA COMPONENTE AEREA casi di pubblica calamità; il servizio di pubblica utilità 117; la partecipazio- ne alle missioni internazionali di pace. La formazione dei “Baschi Verdi” avviene presso il Centro Addestramento di Specializzazione di Orvieto. L’Antiterrorismo pronto impiego, fondato negli anni ottanta durante i co- siddetti “anni di piombo”, rappresenta la componente per operazioni spe- ciali della Guardia di Finanza, nonché la naturale evoluzione dei Nuclei SVATPI (Scorta Valori Antiterrorismo Pronto Impiego), creati nel 1977 al fne di contrastare le azioni delle Brigate Rosse ai danni dei furgoni porta valori della Banca d’Italia. Gli SVATPI saranno in seguito impiegati quali nuclei scorta per diverse personalità di spicco, tra le quali l’allora Ministro delle Finanze (il quale, secondo confessioni giunte da un terrorista, sa- SPECIALIzzAzIONI rebbe stato al centro di un piano di rapimento fallito proprio a causa della presenza degli operatori). L’odierno AT-P.I. è prevalentemente impiegato quale supporto alle operazioni dei reparti territoriali, dispiegando ad esem- anti terrorismo pronto impiego pio squadre di tiratori scelti nel corso di operazioni volte al sequesto di so- stanze stupefacenti, o nuclei tattici per compiti ad elevato rischio. Le com- pagnie che compongono il reparto possono inoltre essere dispiegate quali unità antisommossa in gravi situazioni di minaccia per l’ordine pubblico. I Reparti antiterrorismo e pronto impiego della Guardia di Finanza, com- posti da fnanzieri specializzati in “tecniche di polizia”, noti come “Baschi verdi”, si collocano nell’ambito del Corpo quale componente speciale. Le proiezioni operative dei “Baschi Verdi”, connotate da una incisiva e costante presenza sul territorio, garantiscono: l’attività antiterrorismo, servizio aeronavale con la vigilanza degli aeroporti, dei porti e degli obiettivi considerati sen- La Guardia di Finanza ha ridisegnato l’assetto del proprio comparto ae- sibili; il contrasto ai traffci illeciti, con specifco riguardo all’area della ronavale prevedendo una suddivisione in componente alturiera ed una criminalità organizzata, del contrabbando, degli stupefacenti, delle armi regionale. La componente alturiera è costituita da cinque Gruppi aerona- e dell’immigrazione clandestina; il concorso al mantenimento dell’ordine vali ed un Gruppo di esplorazione aeromarittima, dotati di mezzi a grande e della sicurezza pubblica con le altre Forze di Polizia; gli interventi nei capacità di scoperta. Risponde alle nuove esigenze di controllo del Medi- stemma araldiCo della guardia di finanza Il primo stemma araldico della Guardia di Finanza venne concesso dal decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1949 e fu poi modifcato per renderlo conforme a quelli previsti per l’Eser- cito con decreto del 6 agosto 1988. Scudo sannitico, di campo di cielo, al grifone in proflo, posto a sinistra, seduto sugli arti posteriori, d’argento, poggiante la zampa anteriore destra sul forziere d’argento, grifone e forziere attraversanti sulla montagna al naturale, posta a destra e sul mare d’azzurro, futtuoso d’argento, posto a sinistra, il tutto fondato sulla pianura partita d’oro e di verde; al capo diminuito d’oro. La montagna raffgurata è il Cimon della Pala, che sovrasta Passo Rolle, in provincia di Trento. Lo scudo ornato dagli emblemi rappresentativi delle onorifcenze e delle ricom- pense al valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda: 3 nastri blu bordati d’oro rappresentante tre medaglie d’oro al valor militare; 4 nastri blu bordati d’argento rappresentante quattro medaglie d’argento al valor militare; 1 nastro blu con la cifra VI rappresentante sei medaglie di bronzo al valor militare; 1 nastro a cinque fasce di ugual larghezza bianca, blu, bianca, blu e bianca con la cifra II rappresentante due croci di guerra al valor militare; 1 un nastro a tre fasce di ugual larghezza verde, bianca e rossa con la cifra IX rappresentante otto medaglie d’oro al valor civile ed una medaglia d’argento al valor civile. 1 nastro accollato alla punta dello scudo con l’insegna pendente al centro del nastro con i colori a tre fasce di ugual larghezza blu, rosso e blu rappresentante cinque croci di cavaliere dell’Ordine militare d’Italia pendente dallo scudo. Sotto lo scudo, su lista bifda e svolazzan- te d’oro, in lettere maiuscole di nero, c’è il motto araldico «NEC RECISA RECEDIT» (che in italiano potremmo tradurre in «neanche spezzata retrocede»), che fu introdotto da Gabriele D’Annunzio nel 25 giugno 1920, quando scelse per sé il grado di appuntato “ad honorem” della Guardia di Finanza. Il motto dannunziano, che divenne poi uffciale nel 1933 ed ancora oggi accompagna i fnanzieri nel servizio e nel sacrifcio di ogni giorno, fa parte di una dedica che il “Comandante” scrisse su una sua foto. Il testo completo è il se- guente: « Alle Fiamme Gialle, onore di Fiume, Nec Recisa Recedit, Fiume d’Italia, 1920 - Gabriele d’Annunzio» Lo scudo è timbrato dalla corona turrita, d’oro, murata di nero, formata da un cerchio, rosso all’interno, con due cordonate a muro sui margini, sostenente nove torri (cinque visibili). Le torri hanno foggia rettangolare, munite di barbacane e di dieci merli alla guelfa (quattro dei quali ango- lari); sono munite di una porta e di una sola fnestra e sono riunite da cortine di muro, ogni porzione della cortina fnestrata di nero. 89/2014 Pag. 7
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