Alberto Catalanotti dalla Guardia di Finanza al volontariato

ACRILICO SU TELA REALIZZATO PER LA GDF DI TRAPANI

Doveri e piaceri, un mondo vicino ai suoi paesani

Intervista di Paola Pacifici

Già Brigadiere Capo, perchè scegli di entrare nella Guardia di Finanza?

Entrambi i nonni paterni e materni abitavano vicino la caserma della Guardia di Finanza e quindi vedevo spesso questi uomini in divisa grigio verde e mi chiedevo cosa facessero, che compiti avessero e come risposta i miei nonni a queste domande rispondevano “Arrestano la gente cattiva”. Poi crescendo, avendo anche un mio zio nel Corpo, ho avuta piena consapevolezza dei compiti istituzionali a cui i finanzieri erano demandati e dopo il diploma ho fatto il concorso e vincendolo ho frequentato la Scuola Alpina della Guardia di Finanza e quindi dal mare, essendo io di Trapani, alla montagna il passo è stato breve.

Diventi “art director” della rivista “Il Finanziere”, cioè?

Diciamo che era scritto nel destino che io diventassi l’illustratore per la rivista ufficiale della Guardia di Finanza e come segno premonitore furono le parole di mio zio che, sapendo delle mie doti artistiche, guardando la rivista, a cui era abbonato, si augurava che un giorno disegnassi per quella rivista che lui amava tanto. Terminata la Scuola Alpina fui segnalato come disegnatore al Comando Generale  e dopo un colloquio fui assegnato come illustratore o meglio “art director” de “Il Finanziere”, che aveva come redattore capo un lungimirante, l’allora Capitano Alessandro Butticè, che credette alla mia vena artistica e così mi affidò la parte illustrata della rivista.

Frequenti l’Istituto Europeo di Design e la scuola Romana di fumetti e crei così Finzy e grifetto Max?

Ho frequentato l’Istituto Europeo di Design dietro esortazione del Butticè affinché affinassi alcune tecniche di cui sconoscevo essendo un autodidatta e non avendo frequentato scuole d’arte ma provenendo dal liceo classico. Quindi dopo l’IED ho frequentato solo per un anno la Scuola Romana di Fumetti che per motivi familiari e lavorativi ho dovuto interrompere ma ho ripreso a frequentare da due anni online essendo il fumetto la mia più grande passione. E da questa passione che sono nati  Finzy e il grifetto Max volendo creare la simpatica mascotte per la GdiF, metà aquila metà leone.

Perché i fumetti per comunicare, forse perché ti rappresentano meglio?

Il fumetto è una forma d’arte, spesso in Italia poco considerata tale, ma grazie a intellettuali come Umberto Eco, Oreste del Buono e Federico Fellini, e di artisti del calibro di Hugo Pratt, Milo Manara, Guido Crepax si sta cercando di rivalutare. Chi realizza un fumetto deve saper raccontare per immagini, deve far capire al lettore azioni ed emozioni attraverso il suo tratto. Deve essere sceneggiatore, regista, direttore delle luci e scenografo al tempo stesso. In sintesi, una forma d’arte completa, che arriva diretta a colui la usufruisce.

Alberto, sei anche un famoso pittore di tematiche religiose vincendo il Primo Premio nella 6° Edizione di mostre Pittoriche presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo. Dove sono esposte le tue opere?

Alcune mie tele sono esposte all’interno della Chiesa Santa Maria Ausiliatrice di Trapani commissionatemi dalla Curia locale ed altre opere presso l’interno delle caserme della GdiF di Trapani.

Alberto ed il teatro, autore ma non attore?

Autore e come mi definisco “cantattore” perché oltre a scrivere e dirigere amo recitare e cantare nelle mie commedie. Sono testi teatrali leggeri nel modo in cui vengono rappresentati ma le tematiche spesso sono denunce sociali che vengono affrontate con ironia, satira e sempre col sorriso sulle labbra. Il pubblico deve alzarsi con un senso di leggerezza ma “pensante”.

Che cos’è “United colors of Music”?

Era uno spettacolo musicale dove si attribuivano ai colori primari delle valenze musicali per colorare le canzoni che esprimevano passione,  tristezza, allegria, amore e così via…

E tanta beneficenza…. Con “Dio vede e provvede” che messaggio hai voluto dare?

I miei spettacoli sono sempre ed esclusivamente all’insegna della beneficenza. Per diversi anni con “Fiamme Gialle per il Sociale” associazione no profit della GdiF abbiamo assegnato l’intero incasso delle manifestazioni ad Enti e Associazioni che operano nel sociale, come l’ultima commedia scritta diretta ed interpretata con persone con disabilità visiva per l’Unione Nazionale Ipovedenti e Ciechi e quello che ho voluto dire con “Dio vede e provvede” che oltre ai nostri occhi c’è un altro organo che vede per noi, ed è il nostro cuore e che spesso chi ha il dono della vista non vede cose che i ciechi invece sentono e percepiscono. Adesso per queste persone fantastiche sto per scrivere la commedia “La fortuna è cieca -ma anche noi non scherziamo-” dove vorrei portare a conoscenza della lotteria ONCE che in Spagna è realizzata e organizzata completamente da persone con disabilità visiva.

Alberto Catalanotti Cavaliere delle Repubblica Italiana, un riconoscimento importante per un uomo che ha vissuto e vive con e per i suoi “paesani”?

Un grande onore ma anche un onere mantenere questa onorificenza, è una responsabilità che sento ogni giorno cercando di fare del mio meglio nella mia vita di tutti i giorni. Non è solo un titolo di cui fregiarsi o una spilletta sul bavero di una giacca ma l’essere Cavaliere significa avere responsabilità civile, essere il portabandiera della Repubblica Italiana ed avere con orgoglio il biglietto di presentazione dell’italiano all’estero.

Mi sembra giusto, dopo questo tuo interessante cv..E adesso, Alberto, che programmi hai?

Al momento sono proiettato al 10 marzo di questo anno perché andrò in scena col mio nuovo spettacolo “Ci vediamo in paradiso” dove assieme ad un altro interprete vestiamo i ruoli di 2 impresari musicali che dopo un incidente mortale si trovano al cospetto di San Pietro che dovrà decidere le loro destinazioni, Inferno o Paradiso? Ma le loro sorti dipenderanno dall’esito della manifestazione canora in Paradiso e di cui saranno gli organizzatori. Inoltr sarò impegnato a scrivere altre storie di Finzy e continuerò a studiare alla Scuola Romana del Fumetto…mai fermarsi.

LE INTERVISTE SONO AGLI ITALIANI CHE RICOPRONO RUOLI ISTITUZIONALI, A QUELLI CHE RAPPRESENTANO LA SOCIETÀ E A CHI È UN “COMUNE CITTADINO” …PER TUTTO QUESTO SIAMO ” ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI”

Alberto Catalanotti è: il suo cv

Catalanotti Alberto, nato il 11 marzo 1965 a Trapani ed ivi residente.

Ha conseguito la maturità classica presso il liceo-ginnasio L. Ximenes nel 1984 di Trapani, dove per 5 anni consecutivi dal 1980, per quasi un decennio, collabora come “art director” del periodico “Il Pungolo”, giornale curato e diretto da giovani siciliani che richiamò molto l’opinione pubblica per il suo impegno nella lotta alla mafia, e proprio in quegli anni realizza il manifesto del “1° convegno dei giovani contro la mafia”, a cui parteciparono i Giudici Falcone e Borsellino.

Sempre in quegli anni realizza manifesti e copertine per l’editore “Associazione ludi di Enea”, tra i quali spiccano la copertina di una versione dell’Eneide e il manifesto per il centenario della nascita del latinista Francesco Vivona.

Nel 1988 ricopre il ruolo di “art Director” al Comando Generale della Guardia di Finanza presso la redazione de “Il Finanziere”, rivista ufficiale del Corpo, dove nel 1986 si arruola per il quale inventa graficamente  il personaggio mascotte della GdiF che sarà denominato “Finzy” e attualmente curatore dei soggetti e delle sceneggiature dei fumetti a lui dedicato.

Per la rivista realizza numerose illustrazioni per copertine, calendari storici, opuscoli, libri e pubblicazioni di vario genere, fino al 1998, anno in cui viene trasferito al Comando Provinciale di Trapani. In questi ultimi anni realizza il personaggio del “Grifetto Max”, mascotte della Guardia di Finanza, da lui ideato per la nota casa di ceramiche “THUN.

Si è diplomato in Illustrazione editoriale presso l’Istituto Europeo di Design a Roma nel 1992 e frequenta la “Scuola Romana dei Fumetti”.

Realizza diversi dipinti su tematiche religiose per alcune chiese del trapanese e per le caserme della Gdf di Trapani, ove sono attualmente esposti.

Nel 2012 vince il primo premio alla 6^ edizione della mostra pittorica organizzata dall’ Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo.

Dal 2018 partecipa a varie estemporanee organizzate dal DLF di Trapani.

Nel 2020 viene nominato Cavaliere dal Presidente della Repubblica

ATTIVITA’ TEATRALE

Nel 2007 ritorna la sua passione per il teatro, partecipando a vari spettacoli con l’Associazione “EX Novo” con la quale organizza uno spettacolo presso la Scuola Sottufficiali della GdF de L’Aquila.

Organizza e partecipa dal 2008 con” il Comitato delle donne” a 4 edizioni degli spettacoli per beneficenza della Guardia di Finanza di Trapani denominati “Fiamme Gialle per il Sociale”, in ordine: “Musicalove” “Musicbox” ” Musicily” “Trapanitur”  e successivamente “Gente di Varietà”.

Produce e scrive nel 2008  “United Colors of Music”  a cui seguiranno spettacoli- tutti realizzati per beneficenza – come “Note di Natale” “ Con il nastro Rosa”   “Canzoni in Rosa”  “Meglio Soul” ” “ Una donna per amico “Altrimenti ci arrabbiamo “XXX Factor 1 e 2” “Taratapunziè” “ Trapanitur”” “ My R’ evolution”  “Benvenuti a Trapani”  e “Nati di Marzo” “Ciak si canta” e diversi edizioni di “Telethon” per la BNL locale.

Nel 2021 scrive per l’U.N.I. C.I di Trapani la commedia “ Dio vede e provvede” dove gli attori sul palco sono no vedenti ed ipovedenti e sempre per la stessa Associazione sta scrivendo “ La fortuna è cieca, ma anche noi non scherziamo”

A marzo 2023 debutterà con il nuovo spettacolo “Ci vediamo in Paradiso”.