65 Riunione

URBINO – Per la riunione annuale della Società Italiana di Economia

L’Università di Urbino ha ospitato la 65^ Riunione scientifica annuale della Società Italiana di Economia (SIE). Il principale incontro annuale tra economisti ed economiste si è sviluppato su tre giornate a Palazzo Battiferri (via Saffi 42) ed ha affrontato vari temi di attualità, con il contributo di relatori e relatrici nazionali e internazionali. “Siamo orgogliosi di essere stati protagonisti di questa iniziativa”, ha commentato il rettore, Giorgio Calcagnini. “Sono arrivati in città circa 500 studiosi e studiose per presentare i risultati dei loro studi scientifici. Si tratta di un riconoscimento importante per il nostro Ateneo ed è l’occasione, per tanti colleghi che si sono formati presso i nostri Dipartimenti e che hanno intrapreso percorsi professionali di successo, di tornare a Urbino”. Come da programma, alle sessioni parallele si sono aggiunte sessioni plenarie che, attraverso la prospettiva economica, sono andate a toccare diversi aspetti della storia recente e attuale. “Nelle due plenarie – ha precisato Giuseppe Travaglini, direttore del Dipartimento di Economia, Società, Politica – abbiamo avuto tra i relatori la professoressa Almudena Sevilla, della London School of Economics e Giancarlo Corsetti, del Robert Schuman Centre e European University Institute, che ci ha parlato di approcci macro e micro alla politica monetaria. Nelle due sessioni speciali abbiamo affrontato i nodi strutturali dell’economia italiana dopo la pandemia”. La trama dell’evento ha avuto uno spettro ben più ampio. “Dalle relazioni e dai keynote sono emerse – ha spiegato Germana Giombini, docente di Economia politica e di Economia monetaria – questioni salienti come il ruolo delle donne nei processi economici, sociali e politici, nuovo paradigma per una parità di genere a tutti i livelli. Ci siamo occupati anche dello scenario europeo attuale, tra conflitti, nuove regole fiscali, e inverno demografico, cercando di capire quali siano le implicazioni per il prossimo futuro”. “Tra gli argomenti trattati – ha proseguito Agnese Sacchi, docente di Scienza delle finanze – è stata menzionata anche l’economia della pace e della guerra, con una riflessione che si estende lungo il secolo passato fino ai giorni nostri. Naturalmente abbiamo parlato anche di ripresa economica, andando a capire quale sia, dopo la crisi pandemica, lo stato di salute del nostro sistema industriale, del mercato del lavoro, di salari e produttività”. Senza dimenticare, ha concluso Giovanni Marin, docente di Economia applicata, “il ruolo dell’economia ambientale e l’impatto della transizione verde a livello nazionale e internazionale”. L’evento è stato organizzato e promosso dal Dipartimento di Economia, Società, Politica e dal Comitato Organizzatore Locale composto da Germana Giombini, Giovanni Marin, Agnese Sacchi e Giuseppe Travaglini.