Page 10 - IL GIORNALE ITALIANO Num. 88/2014
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aBBiGLiamento deLLa marina miLitare seta nera; Scarpe nere. divisa da Fatica: Berretto senza nastro; Camicia da fa- Il Regio Decreto dell’Aprile 1861 nr. 4829 (art. 13) disponeva che nessuna in- tica con sotto la camicia di lana in inverno; Corpetto di lana bianca; Pantaloni di novazione era stata fatta alla tenuta dei marinai di Bassa Forza del Corpo Reale panno blu o di onoletta secondo la stagione; Fazzoletto di seta nera; Scarpe nere. Equipaggi, pertanto si evince che la Regia Marina del neonato Regno d’Italia Era prescritto di portare la camicia bianca sotto la camicia di lana perché questa adottò le divise dei marinai del Regno di Sardegna. il regolamento sulle uni- non aveva il solino azzurro, quindi quello della camicia bianca doveva sporgere formi della real Marineria del regno di Sardegna all’art. 206 recitava: “I al di sopra di quello di panno. Dal giugno 1882 nel nuovo Regolamento si dava marinari di prima classe vestiranno in questo modo: Giubbetto di panno tur- la nuova composizione delle uniformi: gran divisa: Cappello di palma con chino, che incavalchi sul petto, abbia per ogni parte nove bottoncini senza nastro; Camicia bianca e corpetto con camicia di lana sopra; Calzoni di panno, corona, sia ornato alle estremità della goletta con tre altri bottoncini per fazzoletto di seta e scarpe. divisa ordinaria: Berretto con nastro; Camicia parte, equidistanti. Pantaloni larghi, di panno turchino per l’inverno, e di tela bianca corpetto con camicia di lana sopra; Calzoni di panno; Fazzoletto di seta, bianca per l’estate. Farsetto di panno turchino coi bottoncini suddetti per l’in- scarpe. divisa da Fatica: Berretto senza nastro; Corpetto e camicia di lana con verno, e bianco per l’estate. Cappello rotondo col focco turchino, ed il cap- camicia da fatica sopra; Calzoni di panno; Fazzoletto di seta, scarpe. Per la ca- pietto nero, ornato attorno da una treccia nera, larga 15 mm. I marinari di micia di panno era stabilito che vi fossero dei listini bianchi anche sui paramani seconda classe avranno la stessa divisa, tranne che la goletta sarà ornata sol- e su tutto il prolungamento del solino all’interno dello sparato della camicia; i tanto da due bottoncini per parte. I marinari di terza classe vestiranno come paramani però, non avevano ancora la punta verso l’alto ma erano semplici pol- sopra, fuorché alla goletta, dove non dovranno avere che un sol bottoncino sini alti 3,5 cm muniti di due listini bianchi. I paramani a punta vennero intro- per parte. I marinari di quarta classe, come ancora i mozzi, useranno la divisa dotti nel 1889, insieme alla regolamentazione (praticamente defnitiva, visto che medesima degli altri marinari, se non che non porteranno nessun bottoncino li si porta nello stesso modo ancor oggi) per vestire il fazzoletto e il cordone. alla goletta”. Questo regolamento non parla di camicia, ma solo di giubbetto, Con questa nuova disposizione il coltello era tenuto in una tasca praticata all’in- terno della camicia sul petto a sinistra. Venne prevista anche la speciale camicia bianca per il personale costiero il cui solino azzurro ed i polsini erano muniti di una sola riga bianca anziché di due. Le due righe per tutto il personale vennero poi ripristinate nel luglio del 1910. Nel 1890 la divisa da marinaio fu resa rego- lamentare anche per i Secondi Capi. La camicia di fatica per tutte le stagioni era di tela olona, munita di telino ornato da due righe nere e stellette come quello azzurro, con una tasca esterna sul petto a sinistra per il coltello. I secondi capi riebbero la divisa da sottuffciale solo nel 1905. Nel 1924 fu introdotto un note- Maria Adelaide - pirofregata di I rango ad elica della Regia Marina, già della Marina del Regno di Sardegna (1859) pantaloni e cappello, quest’ultimo dalla descrizione risulta essere il cappello a cilindro, con un focco che si ritiene fosse una coccarda turchina (colore dei Savoia), ed una treccia nera intorno alla base. Per quanto riguarda la camicia da indossare sotto il giubbetto e il gilet e anche senza giubbetto, indossavano una camicia di tela bianca, munita di ampio colletto azzurro con due piccole croci bianche sulle punte e due paramani pure azzurri ornati da due righe bianche. Quando si indossava il giubbetto, il colletto azzurro della camicia veniva porta- to all’esterno. Al collo i marinai portavano un fazzoletto nero annodato sul da- vanti e con le punte liberamente pendenti sul petto. Evidentemente questa era l’uniforme di gala, perché non era possibile ritenere che con tale divisa munita di pantaloni bianchi si facessero i lavori di bordo ed i “posti di manovra” alla Il Giovanni Acerbi - cacciatorpediniere (1917) Stella Polare - acquistata nel 1899 da Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi, Tigre - cacciatorpediniere della Regia Marina (1924) la fece trasformare in nave-goletta per impiegarla nella spedizione al Polo Nord che avrebbe effettuato in quell’anno vela. Di un altro tipo di divisa, forse da lavoro, si sono reperite notizie in un documento contenente un elenco di indumenti che il marinaio doveva avere. Da questa lista scopriamo che oltre ad essere prevista una giacca e due paia di pan- taloni di panno o bianchi, erano previsti per il corredo anche due ulteriori giac- che e due ulteriori paia di pantaloni di cotonina, probabilmente costituenti la divisa da lavoro di tutti i giorni a bordo. Il primo “Regolamento per le uniformi del Corpo Reale Equipaggi” del 1873 per le uniformi disponeva: gran divisa: Cappello di palma con nastro; Veste di panno blu scuro; Camicia bianca; Cor- petto di lana bianca; Fazzoletto di seta nera; Pantaloni di panno blu o di tela bianca; Scarpe nere. divisa ordinaria: Berretto con nastro; Camicia di lana sopra la camicia bianca in inverno; Camicia bianca in estate; Corpetto di lana bianca; Pantaloni di panno blu o di olonetta, secondo la stagione; Fazzoletto di Zara - incrociatore pesante della Regia Marina (1930) Pag. 10 88/2014
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