Un festival per loro
ROMA – Talenti musicali italiani in Marocco
Dopo il grande successo dello scorso anno, il CIDIM è tornato in Marocco con la seconda edizione del Festival Giovani Talenti Musicali Italiani nel mondo. Sei diversi artisti tutti italiani, giovani ed estremamente talentuosi. Si è cominciato all’interno dello splendido Auditorium 4 Al Akhawayn University di Ifrane e poi all’Université Euro Méditerranée de Fès con il pianoforte di Nicolò Cafaro che si è esibito con un programma ricchissimo che ha incluso, tra le altre, le musiche di Ottorino Respighi, Giacomo Puccini e Sergej Vasil’evič Rachmaninov. Sempre a Ifrane e nella identica location del primo appuntamento, si è tenuta l’esibizione di Stéphan Masserano, giovane chitarrista che il giorno successivo, ha suonato all’Université Euro Méditerranéenne de Fès. Il programma per tutte e due le date ha previsto le musiche di Mauro Giuliani, Niccolò Paganini e Mario Castelnuovo-Tedesco. A Ifrane si è anche esibito il duo tutto al femminile composto da Lorenza Baldo al violoncello e Martina Consonni al pianoforte. Il festival si è concluso con il violino di Julian Kainrath e il pianoforte di Giorgio Lazzari che prima a Ifrane e poi a Fès, sempre all’interno delle due università marocchine che hanno già ospitato gli altri protagonisti del Festival, che hanno eseguito le di Giuseppe Tartini, Niccolò Paganini e Camille Saint-Saëns. Il festival è stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia, dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat e dal CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica) con la collaborazione della Fondation Esprit de Fés, Al Akhawayn University, Université Euro Méditerranéenne de Fès e Conservatoire Régionale de Musique et d’Art Chorégraphique de Fès-Mèknes. “Straordinari talenti, vincitori di premi, si sono esibiti in Italia e in un numero elevato di paesi all’estero, nonostante la giovane età sono conosciuti, stimati e con grandi potenzialità di crescita professionale e artistica. Sono questi i musicisti sui quali la nostra associazione investe da anni perché migliorino, maturino e portino avanti nel mondo la tradizione musicale italiana”, sottolinea il Presidente di AIAM (Associazione Italiana Attività Musicali) e Vicepresidente del CIDIM, Francescantonio Pollice. “Tornare in Marocco, dopo l’esito estremamente positivo del primo festival del 2024 è stato importante, perché ha offerto continuità al lavoro del CIDIM e ha permesso di rendere ancora più saldi i rapporti in essere con le istituzioni italiane qui in Marocco e con le comunità locali, che ringrazio per l’ospitalità”. “Una collaborazione e un’amicizia proficue quella tra l’Istituto Italiano di Cultura a Rabat e il CIDIM che si traducono in eventi come questo Festival organizzato in due città estremamente recettive dal punto di vista culturale, posti dove la musica italiana viene studiata, seguita e ascoltata sempre con grande curiosità”, evidenzia Carmela Callea, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Rabat. “I sei giovani musicisti interpreti degli otto concerti tra Ifrane e Fès hanno saputo rubare l’attenzione che meritano, contribuendo in modo efficace a fare capire al pubblico di cosa è capace un talento italiano”.