Si rinnovano sempre

Da sinistra a destra: Mario Farneti, Vittorio Fiorucci sindaco, Gianluca Sannipoli moderatore, Vincenzo Ambrogi co-autore. Le altre foto sono vari momenti della presentazione.

GUBBIO – E si celebrano “I CERI”

È stata presentata la nuova edizione del libro La Forma, gli Uomini, la Corsa dei Ceri della Città di Gubbio, opera di Mario Farneti e Vincenzo Ambrogi. Mario FARNETI ci ha dichiarato: “Trent’anni fa eravamo giovani ed entusiasti, oggi siamo più vecchi e forse anche un po’ disincantati, ma non meno legati a questa straordinaria tradizione. Quando pubblicammo la prima edizione di questo libro, lo facemmo con lo spirito dell’osservatore attento, senza voler dettare regole o canoni, ma con l’unico intento di raccogliere ogni particolare utile a far conoscere ed apprezzare, anche al di fuori delle mura di Gubbio, il valore inestimabile della Festa dei Ceri. Dobbiamo ammettere, con una punta di stupore e orgoglio, che il nostro libro ha fatto dottrina. Non di rado, ancora oggi, illustri ceraioli contemporanei sfogliano le sue pagine in cerca di ispirazione, segno che, nonostante il tempo trascorso, il nostro lavoro continua a godere di buona salute. Nella prima edizione scrivevamo di essere semplici osservatori, intenti a descrivere il fenomeno, quasi a volerlo fotografare e cristallizzare nel tempo. La Festa dei Ceri appare immutabile nel suo svolgimento, dominata da una forza misteriosa che la tiene viva e la tramanda, anno dopo anno, come se nulla potesse intaccarla. Eppure, se guardiamo con attenzione, ci accorgiamo che questa apparente staticità è solo un’illusione. Nel corso di questi trent’anni, la festa ha vissuto modifiche e adattamenti spontanei, piccole variazioni che testimoniano la sua vitalità e il suo costante evolversi. Nulla di ciò che è vivo resta davvero immobile: come ogni forma di vita, anche la Festa dei Ceri ha saputo adattarsi alle nuove condizioni, mantenendo intatta la sua essenza ma rispondendo, con naturalezza, alle trasformazioni della società, dei suoi protagonisti e del contesto in cui si svolge. In questa nuova edizione abbiamo sentito il bisogno di annotare questi cambiamenti, quasi impercettibili se osservati nel breve termine, ma che in trent’anni si sono stratificati, dando vita a una Festa che è, al tempo stesso, fedele alle sue radici e testimone del tempo che scorre. Abbiamo cercato di raccontare questa evoluzione con lo stesso spirito con cui, anni fa, documentammo la tradizione nella sua apparente immutabilità: senza giudizi, senza nostalgie, con la consapevolezza che la sopravvivenza appartiene a ciò che sa trasformarsi senza perdere la propria anima. Perché nessuno può dire impunemente – come ci ricordava il professor Nuti nell’introduzione della prima edizione – “Fermati, o sole!”. E così anche noi, con questa nuova opera, riprendiamo il cammino, seguendo ancora una volta il ritmo della corsa dei Ceri, tra memoria e cambiamento”. Pubblicato per la prima volta nel 1994, il volume è stato aggiornato per offrire una visione attuale e approfondita della Festa dei Ceri, evento simbolo della città umbra. Da trent’anni questo libro rappresenta un punto di riferimento insostituibile per tutti i ceraioli, e in particolare per i Capodieci che, il mattino del 15 maggio, hanno il compito solenne di alzare i Ceri in Piazza Grande. Il libro analizza dettagliatamente la struttura dei Ceri, descrivendo ogni componente con precisione, e ripercorre le fasi della festa, dalla preparazione alla corsa pomeridiana fino alla Basilica di Sant’Ubaldo. Questa nuova edizione rappresenta un’opportunità per riscoprire e comprendere appieno una delle manifestazioni folkloristiche più antiche e sentite d’Italia. La presentazione è stata un momento di incontro per appassionati, studiosi e cittadini, volto a celebrare e preservare la memoria collettiva legata alla Festa dei Ceri.