Roberto Catracchia: “Operatori Servizi Sicurezza”

ROMA –  E’ il Fondatore ed il Comandante

Intervista di Paola Pacifici

Roberto Catracchia, fondatore e Comandante di “OPERATORI SERVIZI SICUREZZA”, quando nasce e perché?
Il mio intento iniziale era aprire una società di sicurezza e il modello che conoscevo e che volevo seguire era quello delle compagnie estere in particolare Compagnie UK che si occupano di tutela di beni e persone senza tralasciare la parte investigativa che è la base di partenza per proteggere qualcuno o qualcosa. Diciamo una candida illusione se si parla delle normative in materia di Sicurezza nel nostro Paese “sottolineo per chi non lo sa che la tutela alle persone in Italia è demandata esclusivamente alle forze dell’ordine.” Quindi mi sono dovuto adattare per rimanere rispettoso della legge alle uniche forme giuridiche riconosciute nel territorio nazionale e normate dal 134 T.U.L.P.S
ovvero Agenzia di investigazioni e Istituto di Vigilanza “quest’ultimo tutela i beni mobili e immobili”. Cosi nel 2008 ho ottenuto le mie prime licenze rilasciate dalla Prefettura di Roma quelle per l’Agenzia “OSI” Operatori Servizi Investigazione che si occupa di indagine Penale/Aziendale/Private/Assicurative/Cyber Security e possiede anche le autorizzazioni per il personale addetto al controllo e Stewarding. Nel 2012 la Prefettura di Roma mi ha rilasciato le licenze per l’attività di Istituto di Vigilanza con la società “OSS” Operatori Servizi Sicurezza. L’Istituto ad oggi è autorizzato e si occupa di custodia mediante cassette di sicurezza nel proprio caveau/scorte a beni/gestione videosorveglianza/sistemi di allarmi mediante la Centrale Operativa H24/ Piantonamenti con le unità sul posto e
Ispezioni automontate.

Chi sono i vostri operatori, ci sono donne?
L’organico oggi viene selezionato preferibilmente dal nostro comparto Fiduciario “non armato” viene formato con corsi base di primo soccorso/uso del defibrillatore/antincendio e sistematicamente organizziamo sessioni di
autodifesa/gestione delle armi in sicurezza e <Poligono dove seguono corsi di tiro operativo/difensivo statico-dinamico-automontato. Per risponderti al momento in organico non abbiamo unità femminile ma ne abbiamo avute in passato e probabilmente ne avremo in futuro.

Quali i servizi di sicurezza che offrite e verso chi sono diretti?
Ci occupiamo di Investigazioni e Sicurezza, i nostri servizi sono rivolti anche ad Aziende e Privati ma di solito dico “sono rivolti a chiunque capisca che tutelarsi non è una spesa ma un investimento”.

Le investigazioni nazionali, chi sono i vostri clienti, sono più i privati o le aziende?
I clienti sono sia Aziende che per lo più richiedono controlli su soci, clienti, fornitori, dipendenti si lavora molto anche con il comparto Cyber Security e Bonifiche ambientali/tecnologiche. I privati a parte l’ambito penale, dove ci avvaliamo di un team di consulenti forensi invidiabile, possono occuparsi del controllo dei minori, dei problemi dello stolker, del ritrovamento di persone scomparse, le classiche “infedeltà” ed anche bonifiche ambientali.

A livello internazionale, le regole europee sono uguali o diverse dalle nostre e chi chiede i vostri servizi?
Sotto il profilo giuridico e della privacy sono molto simili, servono autorizzazioni come nel nostro Paese forse alcuni stati sono più flessibili e collaborativi in merito all’accesso a banche dati…La nostra agenzia effettua principalmente lavori per aziende estere. I servizi affidati da un cittadino, un’azienda o un Governo estero vengono comunque registrati tramite apposito mandato su territorio Nazionale dove le licenze sono state rilasciate. Poi si può parlare di dove effettivamente sarà svolta l’indagine ovviamente nel rispetto delle leggi del Paese interessato.

Quali sono i “pericoli” oggi? Come sono cambiati?
Trovo due aspetti molto significativi del cambiamento avvenuto negli ultimi 15/20 anni uno dovuto dall’evoluzione digitale quindi legato a reati digitali e contrastati con indagini e Cyber Security e l’altro forse più tangibile e preoccupante che vede l’aumento di eventi violenti anche per un semplice furto… possiamo tranquillamente
dire che i reati ci sono sempre stati, era il rispetto per la vita umana che prima aveva un altro valore. Vuoi per i tempi che corrono velocemente inaridendo l’essere umano e di conseguenza il rispetto per il prossimo, vuoi l’arrivo di culture più violente che crescono in contesti più difficili rispetto al nostro sta di fatto spesso la violenza viene associata al reato anche se non necessita.

Comandante parlate di “sicurezza armata e non armata”. Cioè?
Il comparto fiduciario “non armato” si occupa principalmente di accoglienza, portierato, addetti al servizio di controllo per lo spettacolo e steward per gli eventi sportivi. Cambiano i contratti collettivi nazionali con i quali sono assunti ma la cura nella formazione e i corsi di aggiornamento sono ciclici e simili a quelli del comparto armato.
I servizi che giuridicamente possono svolgere sole gli operatori armati, vedi scorte e servizi antirapina, ciò che cambia sono gli ambiti di applicazione a seconda dell’analisi dei rischi effettuata e a seconda dell’investimento che il cliente vuole fare.

Il motto “DAI UN PUGNO ALLA PAURA”?
Anche qui sarò sincero il mio motto è “DIFENDITI con un dito indice puntato” ma discutendo più volte con i miei collaboratori mi hanno convito che possa risultare “leggermente aggressivo” dai “un Pugno alla paura” non è farina del mio sacco è di un mio stretto collaboratore ed è stata coniata per dei progetti che abbiamo messo in atto per copertura di consorzi, residenze, condomini, zone dove le persone si sento a rischio anche stando dentro la propria abitazione…. “Sicurezza” vuol dire “lavorare meglio e bene”, quanto è importante per le aziende e per i privati.
Come detto per me le informazioni viaggiano a braccetto con la sicurezza quindi semplificando; conoscere i rischi avere le soluzioni da attuare per mitigare questi rischi può solo portare beneficio che sia per un socio o un dipendente che ti metti a fianco o per tutelare l’asset più importante della tua azienda.

Oggi con le nuove tecnologie è più difficile avere una “sicurezza” o è più facile”?
Diciamo che si gioca a scacchi la tecnologia aiuta noi quanto i malviventi che ne fanno uso sono le giuste e ponderate azioni “mosse “che fanno la differenza. Loro possono usare Jammer per inibire possiamo avvalerci di tecnologia intelligente per delimitare zone di interesse ci sono tecnologie molto interessanti ma resta da fare una buona analisi frequenze, un profilo più alto può entrare nei circuiti di videosorveglianza, nelle reti, noi per rispondere possiamo avere degli ottimi Firewall, possiamo utilizzare più vettori per segnalare un allarme, possiamo come facciamo noi nella nostra azienda utilizzare droni con scansione termiche per individuarli, ci vuole una buona analisi del rischio e una buona strategia dinamica per contrastare i reati. Loro fanno lo stesso studiano ed osservano!!