“Omaggio a Don Andrea Gallo” e Giorno della memoria

Trasmissione TV  "L'ultima parola"L’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona dedica due giornate consecutive, il 26 e 27 gennaio, al regista e scrittore Luigi Monardo Faccini e alla produttrice Marina Piperno. Luigi Monardo Faccini e Marina Piperno, un regista e una produttrice di lungo corso, che vantano una filmografia contraddistinta da una temerarietà nell’impegno creativo e dall’originalità dello stile. Ruoli e funzioni non sono separati e distinti perché Marina Piperno partecipa anche alla fase ideativa e realizzativa dei film e non si limita alle incombenze organizzative e amministrative. Il loro connubio personale e professionale è iniziato fin dal 1977. Il prossimo 26 gennaio l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona celebra una giornata speciale in memoria di Don Andrea Gallo, a due anni dalla scomparsa. L’evento vedrà la presenza del regista e scrittore Luigi Monardo Faccini, che si è interessato molto alla figura del sacerdote per tanti anni attivo nella diocesi di Genova, e della produttrice Marina Piperno. Don Andrea Gallo, scomparso a Genova nel maggio del 2013, è stato un sacerdote e partigiano italiano, di fede cattolica e ideali pacifisti, prete di strada, fondatore e animatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Il programma della serata parte dal libro a cura di Luigi Faccini Don Andrea Gallo, Ama e fa’ ciò che vuoi (Guanda editore – 2014) che verrà presentato da Faccini in un colloquio, aperto al pubblico, con la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Roberta Ferrazza. In questo libro, nato dalle lunghe conversazioni fra i due amici, il prete “angelicamente anarchico”, intreccia ricordi e riflessioni disegnando un vivido autoritratto che è anche una summa del suo pensiero. Dal testo traspare inoltre l’impegno civile oltreché spirituale del fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, un prete sui generis che tanto fece per gli ultimi della società, i disperati, gli emarginati e la gente che la nostra civiltà moderna non vede o non vuole vedere. Il racconto prende le mosse dall’infanzia sotto il fascismo e dalla scelta della Resistenza, ma si incardina sulle prime esperienze missionarie: gli anni in Brasile coi reietti delle favelas, I’incontro con la Teologia della Liberazione, la rivoluzione del Concilio Vaticano II. “Rifondare la speranza”: è questo il motto che don Gallo fa proprio, e che animerà la Comunità di San Benedetto al Porto. Fino alla fine per lui casa e famiglia. Nel raccontare la sua vita di predicazione militante affronta temi forti come la povertà e I’oppressione sociale prodotte dal neoliberismo; la necessità di passare dalla solidarietà assistenziale a una solidarietà liberatrice, capace di promuovere una vera presa di coscienza popolare; le responsabilità di una Chiesa che ama ma che vede minacciata dalla trappola del potere terreno. E assieme al dovere della giustizia, in queste pagine ci ricorda incessantemente il diritto all’amore, umano e divino: perché siamo “pellegrini in cerca di felicità”. A seguire verranno proiettati due film di Luigi Monardo Faccini prodotti da Marina Piperno: Andrea dicci chi sei (2003 – 60 min.) Film-ritratto che condensa in un’ora un’intervista girata a Genova nell’agosto 2002 quando, a don Andrea Gallo che aveva 74 anni, l’associazione culturale Ippogrifo Liguria e il Comune di Lerici assegnarono il premio Gente di strada, destinato a chi si batte contro l’esclusione. Illuminante intervista a Don Gallo: la sua storia personale, i motivi della vocazione, la lotta partigiana per la libertà di tutti, il Concilio Vaticano II, la teologia della liberazione, l’aiuto ai più bisognosi, il primato della coscienza personale nel rispetto di tutti. Di seguito verrà proiettato il secondo film Fiore pungente (2011-57 min.), regia di Luigi Monardo Faccini. Don Andrea Gallo risponde ad alcune domande di Luigi M. Faccini in occasione del 40° anniversario della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Il prete genovese lancia la sua sfida teologica ristabilendo la priorità del Vangelo ed esorta la Chiesa ad incrociare la strada degli “ultimi”. Critica lo strapotere del denaro e il suo uso caritativo, assistenziale e condanna l’accumulazione capitalistica. Un ritratto che rivela tutta la severità costruttiva di Andrea Gallo. La seconda attività, prevista per martedì 27 gennaio, è la celebrazione del Giorno della memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Alle ore 18 verrà proiettato il film Il pane della memoria (2008-62 min.), regia di Luigi Monardo Faccini prodotto da Marina Piperno. Protagonista è Elena Servi, l’ultima esponente della comunità ebraica di Pitigliano in Toscana, che fu florida e che contò a metà dell’800 quattrocentocinquanta membri. Il suo racconto, pacato ed intenso, sull’esperienza di integrazione tra cristiani ed ebrei che si sviluppò fino alla lacerazione causata dalle leggi razziali. A seguire la proiezione del film Nel ventre nero della storia (2009 – 71 min.), regia di Luigi Monardo Faccini dove Marina Piperno racconta la storia della sua famiglia, la sua esperienza di bambina costretta a imparare la storia fascista anche se da quel fascismo discriminata perché ebrea. Alla discriminazione segue la persecuzione, la famiglia di Marina riesce a salvarsi dalla retata nel ghetto di Roma il 16 ottobre 1943 e si nasconde fino all’arrivo degli americani il 4 giugno 1944. Luigi Monardo Faccini ha realizzato numerosi film e documentari, anche per la televisione, interessandosi alle tematiche delle periferie, del mondo operaio, dei manicomi e della Resistenza. Cinema antropologico legato ai territori e alla loro marginalità delle periferie, come il celebre Giamaica (1998), premiato al Festival di Locarno, e Notte di stelle (1992). Fra le numerose fiction, Il Garofano Rosso (1976), ambientato a Siracusa nel 1924, (con l’esordio cinematografico di un giovanissimo Miguel Bosé, a fianco di Elsa Martinelli) e Donna d’ombra (1988), con Anna Bonaiuto. La fiction Inganni (1985) narra, con un linguaggio sperimentale, gli anni di Dino Campana nel Manicomio di Castelpulci. Nella città perduta di Sarzana (1980), Il canto per il sangue dimenticato (1997), Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo (2011), parlano di avvenimenti legati al Fascismo e alla Resistenza. Marina Piperno che ha ideato, realizzato e prodotto insieme a Luigi Faccini tutti i suoi film, fu la prima donna a avvicinarsi al mondo della produzione cinematografica, lavorando con i più importanti registi, ottenendo nel 1967 e 1968 il Nastro d’Argento. Fra i suoi lavori di spicco, La Veritàaaa (1982) di Cesare Zavattini.

“L’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona”