KURDISTAN – Un importante Accordo

ERBIL – La lingua italiana nel Kurdistan Itacheno

E’ stato perfezionato dal Consolato Generale d’Italia a Erbil un Accordo di Collaborazione con la Società Dante Alighieri e l’Università Cattolica di Erbil, firmato dal Segretario Generale della Dante, Alessandro Masi, e dal Presidente della CUE, Nazar Shabila, per la promozione di corsi di lingua italiana nel Kurdistan iracheno. L’Accordo, realizzato nello spirito della Convenzione quadro tra la Farnesina e la società Dante Alighieri, ha durata triennale rinnovabile e mira a rendere strutturale l’offerta dei corsi nella Regione. Il Console, Michele Camerota, ha espresso grande soddisfazione: “la firma dell’Accordo rappresenta il completamento dell’iniziativa intrapresa con determinazione dalla nostra Sede che, quest’anno, ha promosso e finanziato lo svolgimento di quattro moduli, ciascuno con classi in presenza di 15 studenti con docente della Dante da remoto, rivolti a studenti della CUE e ad altri selezionati utenti. Ciò nell’intento di dare una risposta concreta alla domanda di Italia che riscontriamo da parte delle autorità e della popolazione locale, che manifestano profondi sentimenti di amicizia nei confronti del nostro Paese”. “La scelta della CUE, dove era stato inaugurato un Angolo Italiano, con testi forniti dalla Farnesina – ha proseguito Camerota – è maturata a fronte del diffuso e condiviso apprezzamento per una istituzione accademica che si è rapidamente affermata nel panorama locale e si contraddistingue per un campus all’avanguardia, un ambiente inclusivo, un’offerta didattica dinamica e in costante crescita, rendendola pienamente eleggibile come centro per la diffusione della nostra lingua e cultura nella regione curda”. La conclusione dell’Accordo ha riscosso diffusi apprezzamenti da parte delle autorità regionali e particolare entusiasmo da parte degli attori coinvolti, a conferma di un clima favorevole per sviluppare oltremodo le attività di promozione dell’Italia, aprendo a nuove prospettive e opportunità per affermare il valore della diplomazia culturale come volano di rafforzamento delle relazioni bilaterali, del dialogo e della comprensione reciproca tra i popoli.