JAVIER CREMADES – CONSOLE ITALIANO A MALAGA: ITALIA E SPAGNA – SPAGNA ED ITALIA NEI PROGETTI FUTURI

L’incontro a Malaga con l’Ambasciatore Italiano Stefano Sannino, con la Cámara de Comercio de Malaga e la Confederación de Empresarios de Malaga e de Andalusia, si è tenuto sul tema “Italia como país de inversión”. L’Italia e la Spagna hanno molte cose in comune. Potenziare gli investimenti in ambo i paesi è lo scopo principale per essere maggiormente competitivi. “Màlaga ciudad mediterrànea abierta a Italia” così ha dichiarato Javier Cremades, Console Italiano a Malaga. L’Europa è importante per tutti i paesi: 500milioni di persone ci guardano con fiducia

Intervista di Paola Pacifici

 

Cremades Console Italiano a Malaga, parliamo dell’incontro con l’Ambasciatore Italiano Stefano Sannino, con la Càmara de Comercio de Malaga e la Confederaciòn de Empresarios de Malaga e de Andalusia?

Si effettivamente abbiamo avuto un incontro con l’Ambasciatore d’Italia che ha visitato Malaga ed ha partecipato ad una giornata “empresarial” sul tema “Italia como paìs de inversiòn” organizzata congiuntamente dalla Camara de Comercio de Malaga, la Confederaciòn de Empresarios de Malaga e con lo studio di avvocati Cremades & C. Sotelo. L’Ambasciatore ha parlato di ciò che unisce l’Italia e la Spagna, risaltando l’unità come valore europeo per affrontare le grandi sfide che abbiamo a livello globale e l’importanza di attuare con solidarietà e quindi uniti.

 

Le imprese italiane e le imprese spagnole cosa hanno in comune?

I romani invasero la penisola Iberica la quale poi si convertirà nella provincia romana di Hispana, il cui nome deriva da quello di “España”. I romani introdussero la lingua latina antecedente alla moderna lingua spagnola. La penisola Iberica rimane sotto dominio romano per 600 anni fino la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Per questo il mio intervento “Màlaga, ciudad mediterrànea abierta a Italia” dimostra le grandi affinità fra Italia e Spagna. Si deve approfittare di questa situazione come vantaggio per una collaborazione fra i due paesi e, quindi essere più competitivi. Ci sono aspetti molto importanti come la sicurezza giuridica negli affari in quanto abbiamo lo stesso sistema, così anche la grande capacità finanziaria italiana per appoggiare investimenti così come la grande importante accoglienza che hanno i prodotti di Malaga per la sua qualità in Italia. Dall’altra parte abbiamo un tessuto industriale molto simile. Entrambi sono paesi che hanno maggiormente delle piccole e medie imprese che condividono gli stessi fini e le opportunità lavorative per questo tipo di imprese: finanziamenti, produzioni differenziate, tecnologie ed una competitività nel mondo globale. Le forze derivano dalla cultura mediterranea che ci unisce e sulla quale dobbiamo collaborare per conseguire più presenza e maggiori risultati.

 

Tu hai detto “Màlaga ciudad mediterrànea abierta a Italia”?

Si, Malaga è una città mediterranea per eccellenza. Credo che quello che di più ci unisce con l’Italia è la cultura mediterranea. Il Teatro Romano di Malaga grandioso parla di una storia comune di grande importanza. Malaga può vantarsi di riunire i migliori resto storici romani di Spagna nel centro della città.

 

Una città Malaga e un paese Spagna che ci unisce, ma cosa dobbiamo fare di più gli uni e gli altri?

Malaga è una città che guarda al futuro con forza, orgogliosa di avere tenuto una delle più importanti trasformazioni dal punto di vista economico, culturale e sociale. Credo che la Spagna sia un paese che emerge per il suo talento e che ha marcato la differenza durante la sua storia in tutti i campi: letterario, artistico, politico, imprenditoriale…. Questo vincolo è molto potente. Malaga in particolare è una città molto spagnola e molto vicina all’Italia per la sua cultura. Ci unisce il talento, la passione, la creatività e quello di aver “pisado fuerte allì donde hemos ido”, con ingegneri, medici, avvocati ….che hanno fatto la differenza a livello internazionale. Malaga è valida in molti settori: turismo, infrastrutture, cultura, salute e benessere, tecnologia e innovazioni. Il Parque Tecnològico de Màlaga riunisce più di 650 imprese tecnologiche che hanno incontrato nella città un eco sistema aperto ai nuovi sistemi e allo sviluppo. Credo che dobbiamo avvicinarci, conoscerci e collaborare approfittando della grande capacità di apertura delle nuove generazioni e del mondo imprenditoriale. La Università è anche un potenziale punto di incontro, l’Italia è il paese più scelto dagli studenti spagnoli nel programma Erasmus e, questo permette di potenziare unitamente tutte le opportunità. Proprio per incrementare tutte le potenzialità della città nacque undici anni fa il Club Malaga Valley come un progetto di integrazione per il mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico con un obiettivo comune: aumentare gli affari delle aziende approfittando delle nuove tecnologie e tutto quello che porta alla crescita. Il Club collega le imprese a tutti quei settori industriali che hanno le stesse finalità; aumenta le attività di sviluppo secondo le proprie necessità; attua come servizio per le imprese con l’esperienza di quelle che già ci sono con un successo già provato. Vogliamo invitare a partecipare nel club a tutti quelli che hanno come obiettivo la crescita di questa città.

 

Quali sono i prodotti ed i settori italiani che sono a Malaga e quali i prodotti malaghegni che sono in Italia?

Niente, in Malaga si distinguono soprattutto nel settore agroalimentare, energetico e tecnologico, oltre a quelli classici come il turismo, la salute e la qualità della vita. Sono settori che generano molta sinergia con l’Italia nell’agroalimentare, nel turismo culturale, nell’arte e nella moda.

 

Cosa significa essere più competitivo?

La competitività, parlando di paesi o di città, è la capacità di attirare investimenti, talento e “presencia global”. E’ quello che fa di una città con personalità propria, che è riconosciuta internazionalmente per i suoi valori. Attualmente la competitività ed il progresso vanno insieme per una buona collaborazione, unendo gli sforzi e generando innovazione per crescere ed offrire il massimo benessere possibile ai suoi cittadini.

 

Come avvocato quali sono i problemi che incontrano le imprese italiane in Spagna e quali quelle spagnole in Italia?

Più che problemi io parlerei di opportunità. Si tratta di cercare gli affari li dove sono ed identificare le nicchie, adattarsi alle condizioni locali per lavorare. Le infrastrutture, gli eco sistemi di rinnovamento e la trasparenza operativa sono le chiavi di successo assieme ad una leader imprenditoriale flessibile e professionale.

 

L’Ambasciatore durante l’incontro ha risaltato l’importanza dell’Unione Europea, è così?

Effettivamente. Come dicevo in un mondo globale dobbiamo competere nel quadro di una Europa forte. Il rischio è l’emarginazione. Voglio riportare le parole di Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, durante la celebrazione del 60° anniversario dell’Unione Europea disse: il giorno prima di convertirsi in imperatore, Trajano domandò a suo padre “può un hispano essere un imperatore romano? Che senso ha che un hispano vada a Roma?”. Il padre senatore da molto tempo gli rispose: “Trajano, Roma non è una città. Roma non è un impero. Roma è un’identità, sono nostre leggi, infrastrurre, nostra storia, nostri popoli differenti, le religioni che convivono dentro le frontiere di questo stato. Quando i nostri figli ci domandano cos’è, cosa serve essere europeo, se dobbiamo credere in Europa, dovremmo rispondere come il padre di Trajano. L’Europa è un grande idelae, è la nostra civiltà, la nostra storia e le nostre differenze. Bisogna credere in essa, dedicare il nostro futuro alla realizzazione di questo sogno che dobbiamo regalare ai nostri figli. Se siamo capaci di farlo, l’Europa darà le risposte che chiedono 500milioni di persone che ci guartdano con fiducia.

 

Quindi, come dice il titolo dell’incontro “Italia come paìs de inversiòn” da la possibilità per potenziare gli investimenti?

Effettivamente. L’intervento a Malaga dell’Ambasciatore d’Italia, Stefano Sannino, ha voluto risaltare la forza dell’Italia per attirare gli investimenti.

 

Malaga è città europea o ancora manca qualcosa?

Definitivamente Malaga è una città molto spagnola e con una forte propensione con l’Europa. Malaga è una città aperta con un mercato internazionale. Quasi un 7% della sua popolazione sono stranieri. Le infrastrutture di Malaga fanno della città un centro di affari con un aeroporto internazionale che sta al 26° posto in traffico in Europa; un grande porto commerciale, moderne autostrade e superstrade. E’ una città che lavora per competere in un mondo globale e che scommette, senza alcun dubbio per un’Europa forte e che faciliti la collaborazione tra i paesi e le città.

(sin.) Angel Fernández-Albor, Catedrático de Derecho Mercantil e Socio de Cremades-Calvo-Sotelo, Rafael Catalá, Ministro de Justicia e Javier Cremades durante un convegno organizzato dallo Studio Cremades-Calvo-Sotelo
(sin.) Javier Cremades, Console di Malaga; Juan Cobalea Ruiz, Vice-Presidente segundo de la Camara; l’Ambasciatore Italiano Stefano Sannino; Presidente de las Confederaciones Empresariales de Andalucía y Málaga, Javier González de Lara Sarria; il primo Vice-Presidente Sergio Cuberos Lara e la Concejala de Reactivación Económica, la Promoción Empresarial y el Fomento del Empleo del Ayuntamiento de Málaga, María del Mar Martín Rojo
(sin.) Fernando Taboada, socio di Cremades & Calvo – Sotelo Malaga; Kiko Vegas, direttore generale Spagna e Portogallo di Milan Junior Camp; l’Ambasciatore Italiano Stefano Sannino e Javier Cremades Presidente de Cremades & Calvo – Sotelo durante l’incontro a Malaga