Metodologie per il patrimonio

BOGOTA’ – Scienze per valorizzare l’architettura

Bogotà e Buenos Aires: sono le due città dove la mostra “3EXP: esposizione delle metodologie scientifiche della cultura italiana per la conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico” ha  presentato contemporaneamente gli esiti delle esperienze italiane di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico. L’esperienza espositiva di Bogotà si è aperta presso il Museo de Arquitectura Leopoldo Rother, alla presenza dei curatori Gabriele Rossi e Massimo Leserri, mentre a Buenos Aires la mostra. In entrambe le sedi la mostra ha presentato  pannelli grafici espositivi e testi scientifici che sono espressione delle metodologie italiane di ricerca e conoscenza, tutela e conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio architettonico. Le esperienze in mostra hanno risaltato – a partire dalle peculiarità del territorio salentino – le attività di studio e di ricerca avviatesi nel territorio delle province di Brindisi e Lecce, così come quelle presenti nel contesto nazionale italiano ed internazionale. Per tutta la durata della mostra si è potuto partecipare ad una serie di conferenze organizzate: a Buenos Aires si è parlato de “La digitalizzazione del patrimonio architettonico dei conventi dell’Osservanza francescana” con il professore Stefano Bertocci dell’Università degli Studi di Firenze; la professoressa Francesca Fatta dell’Università degli Studi di Reggio Calabria ha tenuto da remoto la conferenza sul “Rinascimento digitale. La divulgazione interattiva del patrimonio monumentale della costa calabrese rappresentato nel Codice Romano Carratelli (XVI secolo)”; è stata la volta de “Il ruolo del Disegno dalla documentazione alla valorizzazione. Il caso del Rione Esquilino di Roma” in occasione della videoconferenza della professoressa Elena Ippoliti dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; si sono collegati da remoto il professore Riccardo Florio dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e la professoressa Renata Prescia dell’Università degli Studi di Palermo per parlare rispettivamente di “Disegno e rilievo del Patrimonio culturale. I procedimenti di rilevamento integrato e di rappresentazione integrata del Padiglione Cavaliere nel Castello di Baia” e “Processi integrati di conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico religioso”; “Il progetto della memoria. Documentazione, analisi e conservazione del patrimonio architettonico storico e monumentale nella sfida digitale” è il tema della conferenza che il professore Marcello Balzani dell’Università degli Studi di Ferrara ha tenuto a Bogotà; infine un’ultima videoconferenza ha visto in collegamento dall’Italia il professore Stefano Brusaporci dell’Università degli Studi dell’Aquila su “Modellazione HBIM per il patrimonio architettonico” e la professoressa Rossella De Cadilhac del Politecnico Bari su “Il ruolo centrale della conoscenza nella conservazione di palinsesti fortificati”. Il progetto, ideato e diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi e Lecce in unità di intenti con la Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, si inserisce nell’ambito dell’iniziativa del “Fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all’estero” Triennio 2022-24, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di concerto con Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero della Cultura e Ministero dell’Università e della Ricerca. L’organizzazione e la gestione degli eventi e dei prodotti editoriali sono state affidate ad AESEI S.r.l. Spin-Off del Politecnico di Bari con la direzione e il coordinamento della Soprintendenza e d’intesa con le sedi museali di Bogotà e Buenos Aires.