Davide Neglia: agente commerciale, animatore turistico… Tutto con professionalità

Foto_da_aggiungere_all'intervistaSicuramente l’animazione è qualcosa di unico che mi ha fatto capire la gente. Il mio mondo grafico mi porta quasi sempre a disegnare un mondo di tanti colori, un mondo aperto e che possa comunicare tutti i sentimenti positivi della vita.

Davide, lasci Torino per….?

Per come la vedo io sarebbe stato strano il contrario: con un pianeta a disposizione come si fa a rimanere nello stesso posto?! Anche se in realtà una parte di me non si è mai spostata e rimarrà a Torino finché avrò importanti affetti, la mia famiglia e gli amici più cari. Un’altra parte invece non è mai stata lì, fin da bambino sognavo di viaggiare e vedere il mondo. La mia famiglia è sempre stata appassionata al cinema ed io mi immaginavo vivere e scoprire in quei luoghi rappresentati. Adesso sarei anche pronto a lasciare la Spagna, però qui, nella Costa del Sol, si sta così bene…!!

Nel tuo curriculum c’è: animatore turistico, agente commerciale per importanti aziende, autotrasporti…

Ho tardato un po’ a scoprire cosa volevo fare da grande quindi ho dovuto provare varie attività. Alcune dettate dalla momentanea necessità peró sono contento di aver avuto  queste esperienze cosí diverse che mi hanno arricchito ed hanno generato in me una certa empatia che adesso uso quotidianamente.

Tante esperienze, tanti mondi diversi che hanno arricchito la tua giovane vita. Quale quella che ti è piaciuta di più?

Sicuramente l’animazione è qualcosa di unico che mi ha fatto capire la gente con il lavoro che mi piace di più, far ridere. Gli spettacoli con i balli, stupendi, gli sketch, tutti le atività sportive… È un mondo diverso dal quale prima o poi se ne esce. Però la vita che mi piace di più è questa qui, è il presente, con mia moglie Cristina e mia figlia Nina. La mia bella famiglia in Spagna!

Come deve essere e quali   caratteristiche deve avere  un “divertente” animatore. Cosa vogliono i turisti, con che cosa si divertono oggi a differenza di anni fa? Sono più esigenti jajaj?

Un animatore non debe solo essere divertente, che sicuramente é importante, ma altrettanto lo é la costanza, la pazienza, la polivalenza e soprattutto la vocazione necessaria perché tutto questo non venga mai meno. L’animatore deve saper leggere il linguaggio corporale delle persone, sapere come motivarle a partecipare alle diverse attività, scoprire sino a che punto si possono mettere in gioco, farle conoscere la vacanza sotto altri punti di vista…solo cosí si sentiranno bene e felici in vacanza. È un po’ come quando vai ad un ristorante e le premure e la professionalità del cameriere ti fanno apprezzare meglio tutta la cena. Non è mai solo quello che facciamo, anzi direi che è una piccola parte, il resto è come lo si fa. Ricordo spesso la storiella di chi vuole raggiungere la vetta e solo dopo si accorge che la parte piú importante é stata tutta la salita, non il traguardo.

Belle ragazze, sole, piscina, musica, ballo, abbronzato, aitante, divertimento, allegria ..sempre sorridente… ma non è sempre cosi. Leoncavallo nei Pagliacci, Canio canta “ vesti la giubba, la faccia infarina, la gente paga e rider vuole…!! è cosi anche per voi ..far ridere anche con il dolore nel cuore?

Quando abbiamo un dolore è difficile dimenticarselo o nasconderlo però il nostro lavoro è quello di non influire sulla serenità dei clienti e sulle loro allegrie dei giorni di vacanza. Quindi le tristezze sono solo nostre, perchè  “la gente rider vuole”

Come grafico in che settore, cosa ti piace disegnare, creare, e cosa ti ispira di più?

Ho cominciato a lavorare come rappresentante in un’agenzia pubblicitaria di Marbella.  Ho frequentato corsi per essere ogni volta piú indipendente. I grafici dell’agenzia non avevano mai troppo tempo quindi cercavo di aiutarli in tutto quello che potevo e poco a poco ho cominciato a capire che era il momento di camminare da solo. Con una collaboratrice, abbiamo aperto uno studio grafico ottenendo un notevole successo fino al momento, purtroppo della crisi.

Adesso lavori al Marriot di Marbella, sei pubbliche relazioni e organizzatore di attività ed eventi?

Si e mi piace un sacco!!! Marriott è un’azienda enorme, conosciuta e presente in tutto il mondo. La grande professionalità di questa catena alberghiera ti permette di dedicare il meglio di questo lavoro.Il mio settore, delle pubbliche relazioni si basa nell’offrire un’attenzione personalizzata a tutti i nostri clienti, cercando sempre di farli sentire, ciò che per noi sono, importantissimi. Organizzare eventi invece è dare un’opzione al cliente che non viene solo per la vacanza ma anche momenti aggregativi con altre persone. Quindi a parte delle diverse attività fitness e sportive abbiamo anche un  Kids Club per i giovani ospiti. Molte sono le piacevoli serate di festa, gli spettacoli, karaoke e buonissime cene con menu spagnoli o internazionali.

Chi sono i tuoi “clienti”?

Vengono da tutto il mondo, non c’è giornata che non mi confonda con la lingua da usare, un po’ in inglese, un po’ in spagnolo, francese…tedesco e ogni tanto, finalmente, riesco anche a “praticare” l’italiano. Moltissimi europei, soprattutto dal Regno Unito e dall’Irlanda, dall’America e in estate dagli Emirati Arabi. Gli spagnoli presenti tutto l’anno e maggiormente in agosto. In ogni modo sto conoscendo gente di ogni paese, ognuno con la propria visione del mondo ma tutti con la stessa voglia di divertirsi e godersi l’estate. Molti personaggi importanti: scrittori, giudici, musicisti e cantanti, piloti, ingegnieri spaziali, fumettisti, giornalisti della RAI.

Nel quel famoso ed importante albergo dove lavori vengono molti italiani in vacanza. Loro come si divertono e cosa li fa divertire a differenza degli altri stranieri. L’umorismo è diverso?

Abbiamo avuto una crescita di clienti italiani negli ultimi 3-4 anni. Sempre un piacere per me vedere attraverso i loro occhi l’Italia. Normalmente il pubblico italiano viene in vacanza per rilassarsi, per prendere molto sole, uscire la sera molto eleganti, andare a Puerto Banús, che è un po’ come Porto Cervo, pieno di belle automobili, negozi e yacht da favola. E l’umorismo si che è differente, ma il nostro…è quello con cui mi trovo meglio, e sarà perchè lo capisco?!?!

Nella tua vita quotidiana cosa c’è dell’Italia?

Al primo posto direi che la cucina, a me piace preparare sempre nuovi piatti cosí seguo vari siti web italiani per imparare nuove ricette. E poi c’è il carattere, allegro, solare ma serio, insomma un vero “siciliano”; il mio italianissimo scooter Piaggio e naturalmente la musica dei grandi cantautori italiani quali De Andrè, Dalla, De Gregori, Vasco, Ligabue. Ogni tanto  cerco e ascolto qualche radio italiana. Queste sono i miei angoli dove mi immergo per difendere e ricordare la mia italianità.