La via della seta

PECHINO – Dall’Italia arte e artisti contemporanei

La grande mostra “Arte e artisti contemporanei dall’Italia sulla Via della Seta” ha ripreso il suo cammino verso la Cina, con esposizione a Pechino, Chongqing e Xi’an. Si può affermare che la determinazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Ambasciata e dell’Istituto Italiano di Cultura a Pechino, che hanno voluto e sostenuto la mostra in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Chongqing, e della Fondazione Garuzzo, che l’ha ideata e organizzata, abbia avuto ragione della pandemia, senza arrendersi alle sue chiusure, ma tenendo duro, fino ad arrivare a superare gli ostacoli con l’arrivo alla destinazione finale com’era stata inizialmente concepita, ma per lungo tempo preclusa. Può essere una curiosa considerazione che le opere abbiano dovuto restare per quasi un anno a Tashkent in Uzbekistan, accuratamente custodite dalla locale Ambasciata italiana, a somiglianza forse delle antiche carovane che vi sostavano prima di prepararsi al balzo finale attraverso il deserto dello Xinjiang. Come può essere un segno sulla validità dell’arte in quanto messaggio di pace universale, che la mostra sia stata inaugurata a Kiev, la capitale dell’Ucraina, nel luglio del 2021. Certamente la triennale perseveranza della mostra va vista come un atto di considerazione dell’Italia verso la Cina, in quanto originariamente prevista in concomitanza con l’Anno della cultura e del turismo Italia-Cina nel 2021, poi rinviato; e anche come un riconoscimento ai prestatori delle opere – artisti, collezionisti, gallerie – che per lo scopo finale si sono gentilmente privati delle loro opere per così lungo tempo. Ed è possibile immaginare le problematiche che hanno dovuto essere superate dall’organizzazione in Italia ed in Cina nella programmazione dei musei e dei trasporti ed in tutte le complessità gestionali. La mostra, a cura di Angela Tecce, è un caleidoscopio di tendenze e tecniche artistiche espresse da circa 40 opere, tutte di artisti italiani contemporanei di eccellenza internazionale, 8 delle quali provenienti dalla Collezione Farnesina, la collezione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. È davvero simile ad una “carovana contemporanea” che ha toccato, dopo Kiev, Ankara in Turchia, Tbilisi in Georgia e Tashkent in Uzbekistan. La mostra, oltre al sostegno della Farnesina e delle Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura sul percorso, gode del patrocinio del Ministero della Cultura. Così è giunta in Cina dove, sotto l’egida dell’Ambasciata e dell’Istituto Italiano di Cultura, diretto da Federico R. Antonelli, si è aperta all’Inside-Out Art Museum di Pechino. Successivamente si spsoterà all’Art Museum of Sichuan Fine Arts Institute di Chongqing, dal 28 aprile al 25 maggio, e all’Art Museum di Xi’an, dalla seconda settimana di giugno. Il catalogo della mostra, disponibile nelle tre sedi, è a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino. La mostra rientrerà in Italia nella prossima estate dopo aver percorso oltre 30.000 km. “L’inaugurazione della mostra in Cina ci consegna un messaggio di rigenerazione e ripartenza, in cui l’arte si conferma vero strumento di dialogo, capace di mettere in comunicazione realtà e immaginari tra loro molto diversi”, ha commentato l’ambasciatore Pasquale Terracciano, direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale del MAECI, congratulandosi per l’apertura della mostra in Cina. Rosalba Garuzzo, fondatrice e presidente della Fondazione Garuzzo, si è detta “doppiamente felice, oggi che molte opere sono raggiungibili solo virtualmente, di portare opere reali da ammirare dal vivo e di promuovere artisti che vivono e lavorano in Italia e sanno raccontare un Paese che, consapevole di essere custode di bellezza ed estro, continua a creare, dare vita ed esportare cultura ed arte. Dopo un lungo periodo di incertezze e uno stop forzato dagli eventi della pandemia, il nostro progetto giunge in Cina, con tre tappe che saranno il culmine di un’idea in cui abbiamo creduto strenuamente e con convinzione”. “Una speciale attenzione è stata dedicata a mettere in luce sia il valore di artisti di fama consolidata sia le proposte dei giovani, per offrire al pubblico un panorama che desse conto della complessità e diversità delle tendenze più e meno recenti”, ha aggiunto la curatrice e storica dell’arte Angela Tecce, attualmente presidente del museo Madre di Napoli. Carol Yinhua Lu, direttrice dell’Inside-Out Art Museum, si è detta a sua volta “lieta di essere parte di questo sforzo culturale inteso come promessa per il futuro”, ringraziando “profondamente tutti coloro che si sono impegnati per la sua realizzazione”. La mostra, un caleidoscopio di tendenze e tecniche artistiche, offre uno spaccato dell’arte contemporanea italiana dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Un artista, un’opera. I giovani e giovanissimi artisti si affiancano ai maestri come Carla Accardi, Enrico Baj, Alighiero Boetti, Maria Lai, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Ettore Spalletti, Giulio Paolini, Emilio Isgró. Non mancano inoltre indiscussi maestri della fotografia italiana come Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, Nino Migliori. Le opere sono tutte di straordinaria qualità, di cui un nucleo consistente proviene dalla Collezione Farnesina, la collezione d’arte contemporanea della Farnesina. Una mostra, quindi, di proposte contemporanee italiane con un forte respiro internazionale, una mostra che ambisce di divenire la portatrice di messaggi antichi e nuovi, una mostra che, grazie ad una accurata selezione di opere, esempi del grande talento italiano, si assume il compito di stabilire e di continuare dialoghi interagendo con realtà e mondi lontani. Questi gli artisti in mostra: Carla Accardi, Marisa Albanese, Yuri Ancarani, Francesco Arena, Enrico Baj, Gabriele Basilico, Bianco-Valente, Alighiero Boetti, Diego Cibelli, Gianni Dessì, Pamela Diamante, Flavio Favelli, Eugenio Giliberti, Paolo Grassino, Emilio Isgrò, Mimmo Jodice, Francesco Jodice, Jannis Kounellis, Maria Lai, Luigi Mainolfi, Domenico Antonio Mancini, Umberto Manzo, Masbedo, Sabrina Mezzaqui, Marzia Migliora, Nino Migliori, Nunzio, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Perino&Vele, Michelangelo Pistoletto, Tamara Repetto, Pietro Ruffo, Ettore Spalletti, The Cool Couple, Eugenio Tibaldi e Fabio Viale.