ITALIA – Roberto Palmesi e i donatori di sangue

Nasce nel 1971 per iniziativa dei dipendenti.

Intervista di Paola Pacifici

Roberto, quando nasce e perché questo volontariato. Quanti sono i “tuoi” donatori a Roma ed in Italia?

Da quasi 50 anni i dipendenti di Poste Italiane donatori di sangue si sono organizzati in Gruppo Aziendale raggiungendo le 11.500 unità e, unico esempio, operano su tutto il territorio nazionale offrendo annualmente alla comunità diverse decine di migliaia di sacche di sangue, contribuendo così, anche se in parte, alla soluzione del problema trasfusionale del nostro Paese. Persone che appartenendo ad Associazioni diverse – offrono quello che vi è di più prezioso a chi ne ha bisogno senza chiedere a quale credo politico o religioso od a quale etnia appartengano, ed inoltre all’interno del posto di lavoro evitano, attraverso il Capo Gruppo, al collega la ricerca spasmodica di donatori in caso di necessità. I Gruppi Donatori di Sangue delle Poste nascono nel 1971 su iniziativa di alcuni dipendenti che in collaborazione con le Associazioni Nazionali del settore organizzarono un incontro per gettare le basi e costruire un’Organizzazione Nazionale che reclutasse tutti i Donatori di Sangue dell’Amministrazione. Tale Organizzazione, ha contribuito a dare una ulteriore immagine del postelegrafonico impegnato al servizio della comunità, attraverso la valorizzazione dei suoi nobili sentimenti anche con la donazione del sangue. E’ questo il risultato da oltre cinquant’anni di impegno di colleghi che hanno fatto tesoro del significato della donazione quale atto umanitario e nel contempo facendone donatori assidui anche di interesse verso la propria salute. Attualmente i Gruppi Donatori di sangue Poste sono presenti su tutte le Province d’Italia, organizzati presso le Associazioni Nazionali del settore: Avis – Cri – Fidas di cui ne osservano le norme statutarie e infine molti sono i Gruppi che sono invece inseriti nella Associazioni locali riconosciute in ambito regionale; tutte queste persone donano periodicamente il sangue. Questo è il nostro contributo alla comunità e stupisce che, molti dei nostri colleghi anche in cerca di persone disponibili alla donazione, ammettono di non conoscere l’esistenza di questa Organizzazione.

La regione che ha più donatori  e che tipologia hanno?

Le Regioni che hanno più donatori sono quelle del Nord Italia e in particolare la Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Quelli invece che si recano con più frequenza nei Centri trasfusionali sono della regione Friuli Venezia Giulia.

Chi dona di più, le donne, gli uomini. E i giovani che rapporto hanno con questa associazione?

In base a una statistica nazionale la percentuale è di 69% gli uomini e il 31% le donne, per quanto riguarda i Donatori Poste non è mai stata fatta alcuna percentuale, I giovani, sono circa il 30%,  purtroppo manca una coscienza sociale, ci sforziamo di dare indicazioni, consigli, si fanno  campagne di sensibilizzazione nella maggiore delle volte inascoltate, qualcuno si avvicina alla donazione per necessità (parente, amico o conoscente , bisognevole di sangue) ma spesso l’atto rimane isolato.

Una curiosità ……c’è una  differenza  di sangue fra di loro? e se c’è  qual è il migliore?

Non esiste sangue migliore o peggiore, l’unica differenza consiste nel Gruppo sanguigno e fattore Rh.  I Gruppi di fattore Rh negativo vengono definiti rari, questo è dovuto alla percentuale di frequenza tra gruppi sanguigni e popolazione, faccio un esempio: su 167 cittadini, uno solo ha il sangue AB neg., percentuale pari allo 0,6 della popolazione Italiana.

L’Italia e l’Europa. Quali i rapporti con gli altri gruppi di donatori?

In passato sono stati fatti dei gemellaggi con i Donatori Postali della Germania, della Francia e della Svizzera; tralasciate poi altre iniziative analoghe per mancanza di mezzi finanziari.

Chi è un “donatore”, si diventa donatori solo per aiutare gli altri o anche perché…….?

Il donatore è colui il quale acquisito il senso civico e della solidarietà si reca, periodicamente, al Centro trasfusionale per donare il proprio sangue in forma anonima e gratuita. Inoltre con la donazione il cittadino ha  sotto controllo il suo stato di salute in quanto, ad ogni donazione vengono effettuate le analisi del sangue ed altri accertamenti diagnostici.

In questi giorni di emergenza sanitaria per il Covid-19  si è fatto un forte “richiamo” a donare il sangue , ma non pensi che dovrebbe essere un “dovere” e non solo una “richiesta volontaria”?

Come spiegavo precedentemente essere donatore significa donare in modo volontario una parte di se stessi e nessuno nemmeno le Leggi dello Stato, che peraltro tutelano la donazione, può obbligare il cittadino a privarsi per Legge di un qualcosa di suo. Lo Stato può richiedere tasse, emettere decreti, aumentare o diminuire i vari costi ma non può chiedere al cittadino di dare una parte di sé. Faccio un esempio; immaginate che in un lontano paese vi siano persone a cui manca un piede, lo stato dovrebbe emettere un decreto che obbliga la restante popolazione ad amputarsi un piede per poterlo trapiantare a colui al quale manca.

Quali sono i programmi dei Gruppi Donatori Sangue Dipendenti Poste?

Attualmente siamo, per forza maggiore e come tutti in fase di stallo, in passato abbiamo organizzato, oltre ai gemellaggi già citati, viaggi e attività che hanno coinvolto, in prima persona i donatori di sangue dipendenti poste e loro famigliari. Speriamo in un prossimo e vicino futuro che questa situazione del Covid-19 abbia a finire nel migliore dei modi, lo auguro al mondo intero, e poi potremo pensare ad altre iniziative con lo scopo di raccogliere sempre più numerosi aspiranti donatori, per aiutare coloro i quali hanno bisogno della nostra opera.

Vuoi mandare  un messaggio ai donatori e a chi ancora non lo è  e lo POTREBBE ESSERE…..

Il messaggio che posso mandare  è quello di donare il sangue; l’atto è indolore e non ha controindicazioni, è sicuro. La mancanza di sangue spesso comporta lunghe attese in ospedale per eventuali cure, ed è un supporto primario per i trapianti e poi, con la donazione abbiamo costantemente sotto controllo la nostra salute.

UNITI CE LA FACCIAMO E UNITI COME DONATORI E’ ANCORA PIU’ BELLO.