Incontro a Roma

Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede

ROMA – “Faith and Science: Towards COP 26”

Si è svolta presso la Sala Stampa della Santa Sede una conferenza stampa per lanciare l’iniziativa “Faith and Science: Towards COP26”. Sono intervenuti S.E. l’Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, S.E. Sally Axworthy, Ambasciatore britannico presso la Santa Sede, S.E. Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. E’ stato annunciato che i leader delle religioni e delle tradizioni spirituali di tutto il mondo e alcuni eminenti scienziati si incontreranno in Vaticano e a Roma il 4 ottobre 2021, per definire la loro visione per affrontare il cambiamento climatico. L’iniziativa “Faith and Science: Towards COP26” ha mirato a: incoraggiare i governi ad adottare un approccio ambizioso alla COP26, anche per quanto riguarda i propri contributi determinati a livello nazionale per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi; mostrare come le fedi stiano aprendo la strada rendendo più verdi le proprie operazioni a livello centrale e locale, possibilmente assumendo nuovi impegni; incoraggiare gli individui ad agire per rallentare l’aumento della temperatura globale. Sally Axworthy, Ambasciatore britannico presso la Santa Sede, ha dichiarato: “Il cambiamento climatico non va ancora nella giusta direzione. I leader religiosi hanno svolto un ruolo chiave nel dare slancio alla COP21 nel 2015 e possono dare un contributo simile alla COP26.” “Tutte le fedi vedono la natura come sacra, e il nostro dovere è quello di proteggere l’ambiente. I leader hanno attinto alle proprie tradizioni per suggerire soluzioni; il dialogo con gli scienziati è stato creativo – fatti e valori che si uniscono.” Pietro Sebastiani, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, ha commentato: “Fede e scienza: verso la COP26 si ispira al desiderio di approfondire, sviluppare e confrontare la preoccupazione e la cura per le questioni ambientali che unisce le diverse religioni e tradizioni spirituali e quindi offrire un impulso senza precedenti alla COP26.” “Un’opportunità anche per promuovere una discussione su questioni ecologiche legate a quelle della giustizia sociale ed una riflessione, in particolare, su un modello di sviluppo che non può continuare a produrre un costo ambientale insostenibile e aumentare le disuguaglianze sociali ed economiche.”