Le notizie dal Comites di Madrid

Com. It. Es. L’”Associazione En Madrid otra Italia” organizza nella capitale spagnola una iniziativa culturale per avvicinare alla musica ed al ballo popolare dell’Italia del Sud, in particolare del Salento. La seconda Festa Popolare Italiana si terrà il 20 ed il 21 novembre accompagnati dalla musica del gruppo Khaossia – ethoensemble salentina. Il 20 novembre il gruppo Khaossia – ethoensemble animerà la festa popolare italiana presso il locale Rompeolas con un laboratorio di pizzica e tarantella seguito da un concerto-aperitivo con cibo della tradizione italiana del sud. Il 21 novembre la festa si sposterà presso la Scuola Italiana di Madrid per un incontro in musica riservato agli studenti ed alle studentesse. Nel pomeriggio I Khaossia presenteranno il loro nuovo cd “Magellano” presso la libreria Traficantes de Sueños,  approfondendo sugli aspetti storici della musica e del ballo nella cultura popolare dell’Italia de Sud. I Khaossia sono il gruppo vincitore del Puglia Sound 2016. In tour per diverse città europee per presentare la musica delle terra del Salento i musicisti ci racconteranno per la prima volta in Spagna del loro nuovo album in uscita, dedicato alla figura dell’esploratore  Magellano. Il gruppo ha dato voce in musica ai pensieri dell’esploratore attraverso i testi del biografo Pigafetta e di altri scrittori come Pessoa e Pasolini. I ringraziamenti della associazione  En Madrid otra Italia vanno ai componenti del gruppo musicale Khaossia – ethnoensemble salentina per aver accettato di partecipare al progetto;  alla libreria Traficantes de Sueños e alla sala Rompeolas per aver offerto ospitalità nei loro spazi di cultura; alla professoressa Maria José Ruiz Mayordomo, esperta di Storia della Danza ed alla professoressa Paola Gasco, Dirigente della Scuola italiana di Madrid, per la loro disponibilità.

LA DANTE ALIGHIERI E MARIO PUPPA

Sono due giornate coordinate da Donatella Danzi (Comitato di Madrid della Società Dante Alighieri, Parla Italiano Facendo Teatro) ed Elisa Martínez Garrido (Dipartimento di Italiano della Università Complutense di Madrid). Uno spettacolo teatrale “La famiglia che uccide”. La performance di Paolo Puppa, “La famiglia che uccide”, tratta da Cronache venete, edito da Titivillus, presenta casi clinici che rimandano a miti antichi, calati nel Nord Est italiano (ma agevolmente spostabile in altri territori, anche extra italiani) di oggi, tra disagio, disperazione e paura di vivere. Personaggi appartenenti a mondi classici lontani, tra la tragedia greca e la Bibbia, sbucano fuori in una veste laicizzata e molto prosaica, come la trevigiana Fedra o la Salomè ricca ed annoiata a Pordenone. E ancora Menippo sognatore di voli olimpici per eccesso di psicofarmaci a Montebelluna, Caco killer di Asiago, Filemone vedovo sconsolato al cimitero di Cortina, Tersite pettegolo e folle a Piazzale Roma. Tutti incalzati da pulsioni assassine dentro la famiglia (in un volume precedente l’autore conferiva a simili drammaturgie il titolo significativo di Famiglie di notte), da lutti immedicabili, o da lividi rancori contro congiunti con cui dividere male l’aria di casa. La performance madrilena prevede due monologhi, ovvero Abramo a Padova e Saturno a Mestre. In entrambi, lo sproloquio di un padre ossessionato da impulsi omicidi verso la propria creatura, realizzati nel sogno, il primo caso, e nella realtà, il secondo. L’intervento drammaturgico e teatrale si inscrive quale omaggio devoto alla grande tradizione del grottesco spagnolo, tra Javier Tomeo e José Sanchis Sinisterra.